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“Robotics Lab”: Progetto di ricerca Unipa - Conservatorio

29-ago-2016

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Riceve le emozioni degli spettatori e a maggioranza dirotta la musica verso gioia, tristezza, la noia o la disperazione in tutte le versioni, la rabbia o l'insofferenza che potrebbe anche stoppare la musica sempre a maggioranza di emozioni. È un passa note dei sentimenti e a ottobre sarà presentato in concerto alle “Settimane di nuove musiche” del Teatro Massimo di Palermo.
“Aiuta la creatività, stimola nuove possibilità per i musicisti”: esperto di nuovi traguardi musicali, compositore e docente del Conservatorio Bellini di Palermo, Marco Betta gli attribuisce anche poteri da direttore d'orchestra e orientatore di psicomusica, “nella sala gli spettatori hanno già scaricato un'app nel cellulare ed hanno a disposizione una gamma di colori corrispondenti a stati d'animo e sentimenti, li esprimono attraverso i colori, il robot sintetizza la maggioranza delle scelte, la prevalenza dei sentimenti e la trasmette all'orchestra che cambia frase, svolta musica sulla base del sentimento prevalente della platea”.
È Robotics Lab, un progetto di ingegneri e di musicisti, guidato dal docente di Robotica Antonio Chella del Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica dell'Università di Palermo, e del Conservatorio di musica “Vincenzo Bellini” con le scuole di Composizione e Musica Elettronica. Coordinato per il Conservatorio da Fabio Correnti, Giuseppe Rapisarda e Marco Betta, la parte musicale è affidata all'EMC (Ensemble Musicale Contemporaneo) del Conservatorio di Palermo, diretto da Fabio Correnti, con il coordinamento di Fulvia Ricevuto, Gaetano Costa, Loris Capister. Le musiche sono di Francesco Corsello e Vincenzo Caravello, studenti di Composizione e Musica Elettronica del Conservatorio. L'umanoide protagonista si chiama Robot Nao ed è sua l'intelligenza artificiale che interagisce con il pubblico attraverso lo smartphone. Ha gli occhi azzurri e sta sul tavolo a smistare sentimenti in musica, lo seguono gli strumentisti del quintetto che cambiano frasi musicali con un complesso lavoro di composizione ed elettronica.
“È arrivato al Conservatorio su un'idea dell'ex presidente ed ex rettore dell'Università di Palermo, Giuseppe Silvestri - spiega Marco Betta - un ingegnere che ha suscitato il grande l'interesse degli studenti ed ha avviato questa iniziativa”. Gioia, rabbia, ansia, felicità, paura forse no ma la noia è prevista, “il robot sintetizza e offre l'input al quintetto con una decisione che deriva da un algoritmo - spiega Antonio Chella – si chiama musica generativa, interattiva, fa parte degli studi sempre più avanzati sull'uso dei robot nella musica”. È il nuovo nelle discipline del Conservatorio che dal prossimo anno avrà anche a Palermo il corso di Informatica musicale con Chella, nell'ambito del Dams.
Su Robot Nao ci sono gruppi di studio, tesi di laurea, viene considerato un direttore d'orchestra artificiale, “una forza della natura costruita in laboratorio che sceglie, guida, decide”. “Se fino ad ora la creatività è stata un appannaggio meramente umano - spiega l'ingegnere Samuele Vinanzi nella sua tesi su Robot Nao - è possibile realizzare una intelligenza artificiale che ne sia anch'essa protagonista”. Si aprono scenari fra uomo e robot nell'ambito artistico e in particolare musicale e Robot Nao è uno dei primi protagonisti di esibizioni innovative, in un evento che svincola il pubblico dal ruolo di spettatore inerte e lo integra nello spettacolo. Ma ecco come funziona l'elettromusica emotiva di Robot Nao: in platea il pubblico e sul palcoscenico due formazioni musicali, una orchestrale composta da musicisti con i loro strumenti e una elettronica costituita da un computer che contiene in memoria brani di musica elettronica. Sul palcoscenico, tra gli ensemble e il pubblico, ci saranno due umanoidi Robot Nao: uno di essi sarà il presentatore dell'evento e l'altro farà il direttore d'orchestra. Poi si accende l'intelligenza, e l'algoritmo di Nao varia l'esibizione in base allo stato emotivo del pubblico che in sala.