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RICERCA/Start Cup, premiate le migliori idee

22-ott-2009

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Un software in grado di presentare, in modo divertente e “parlante”, i tesori di musei, siti archeologici, luoghi di interesse culturale. Il progetto, chiamato InformAmuse–Informare divertendo, e proposto da un team di ingegneri informatici dell’Ateneo di Palermo, Antonella Santangelo, Eleonora Trumello, Salvatore Andolina e Antonio Gentile ha vinto il primo premio, 15 mila euro, dell’edizione Start Cup 2009, la competizione tra idee d’impresa nate dalla ricerca scientifica.
La premiazione ieri al consorzio Arca dell’Università, dove ha sede l’incubatore di impresa, il luogo dove le idee vincenti si trasformano in aziende pronte a sfidare il mercato. Presenti tra gli altri il rettore Roberto Lagalla, il presidente di Confindustria Palermo Antonino Salerno, il presidente del consorzio Arca Umberto La Commare, il responsabile di Start Cup 2009 Giovanni Perrone, la responsabile degli Affari istituzionali locali Vodafone Italia Sud (sponsor dell’iniziativa) Lucia Picone. Un’occasione per comunicare anche un altro successo messo a segno dal premio: un finanziamento da 650 mila euro, attraverso un venture capital della Vertis srl, rappresentata oggi da Amedeo Giurazza, all’impresa Belsitomedia, vincitrice del terzo premio nell’edizione 2007, “cosa che – dice Giovanni Perrone – si traduce in una trentina di posti di lavoro da qui a tre anni”.
Tornando all’edizione 2009, il secondo premio, 10 mila euro, è andato all’idea di un pool di ricercatori del dipartimento di Ecologia marina dell’Ateneo: quella di realizzare in Sicilia allevamenti di ricci di mare mediterranei (primo esperimento a livello internazionale per questa specie) grazie all’uso di un mangime che ha dimostrato di far crescere la parte commestibile dei ricci cinque volte più velocemente e ad abbattere la mortalità delle larve. “Un’idea che mi è venuta – dice Luca Micciché, dottorando al dipartimento di Ecologia – durante un periodo di studio in Sud America dove allevano ricci atlantici con successo. Il nostro mangime ora è al vaglio per il brevetto”. Terzo premio, 5.000 euro, alla Fashion Mom, progetto nato da un ingegnere gestionale e un architetto per realizzare abiti premaman di tendenza. “Abbiamo deciso di presentare al pubblico – aggiunge Perrone – anche le altre cinque idee finaliste, perché meritavano tutte. Le tre vincitrici sono quelle più avanzate, più pronte ad affrontare il mercato”.
I tre vincitori parteciperanno adesso al Premio nazionale in programma a Perugia il 4 di dicembre. Tappa nazionale che, nel 2010, sarà ospitata proprio a Palermo, “un riconoscimento in più alla creatività e allo spirito imprenditoriale dei nostri ricercatori”, dice il rettore Roberto Lagalla. “È il terzo anno che, attraverso il Premio nazionale per l’innovazione, Vodafone Italia sostiene l’innovazione che nasce all’interno degli incubatori di ricerca - dice Lucia Picone di Vodafone - perché crede fermamente che attraverso la ricerca universitaria si possa creare valore imprenditoriale. A oggi sono presenti sul mercato oltre 250 imprese di alta tecnologia nate grazie a questo Premio”. Presente anche Giuseppe Ingrassia, delegato distrettuale dei Lions, altro sponsor dell’iniziativa. “Le prospettive occupazionali – dice – non possono prescindere da ricerca scientifica e innovazione tecnologica”.