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RECUPERO DEI CONTESTI ANTICHI E PROCESSI INNOVATIVI NELL'ARCHITETTURA

4-apr-2013

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Se il contesto antico costituisce il campo di indagine dell’Indirizzo in RECUPERO DEI CONTESTI ANTICHI E PROCESSI INNOVATIVI NELL'ARCHITETTURA il concetto che sostanzia gli obiettivi formativi è la nozione di processo, termine derivato nel significato a esso attribuito dalle discipline tecnologiche (sequenza di fasi operative necessarie alla produzione di un oggetto). Tale nozione è applicata, nel nostro caso, alla conoscenza, conservazione, valorizzazione ed eventuale presentazione dei paesaggi e dei siti, come aree di forte e stratificata connotazione storica, vincolate o vincolabili, ma anche come adiacenze che sono necessarie alla tutela e alla fruizione. Inoltre, vengono presi in considerazione anche i singoli manufatti architettonici appartenenti alla tradizione costruttiva mediterranea ed i processi da utilizzare per un loro riuso appropriato e conveniente. Il proposto ‘recupero’ si traduce nella rivitalizzazione delle emergenze storiche e archeologiche e dei relativi contesti, nella fruizione, nell’eventuale presentazione, nella gestione e nell’esercizio, con effetti e ricadute di carattere culturale, di salvaguardia ambientale, di crescita sociale ed eventualmente anche economica. L’Indirizzo è stato proposto, appunto, per avviare un “approccio congiunto”, fortemente interdisciplinare, a tali risorse, delle quali la Regione Sicilia, è tanto ricca. Così, coerentemente con le effettive esigenze della comunità scientifica mediterranea e con le richieste di conoscenza del territorio e della sua storia, degli strumenti e delle forme della salvaguardia, dell’incremento della partecipazione comunitaria e della produttività relativa al turismo culturale ed all’ecoturismo del nostro Paese, il Collegio mira a un’elevata formazione dei neo-laureati in Architettura ed in Ingegneria con i seguenti obiettivi scientifici:
• contribuire con analisi tecnologiche alla conoscenza, complessa e pluridisciplinare che i contesti antichi richiedono per il recupero, la conservazione, la presentazione o il riuso e la fruizione;
• integrare la cultura umanistica con la cultura scientifica, tecnologica e ambientale, con particolare riguardo all’uso di tecniche innovative e di materiali di nuova generazione per la conservazione e di biotecnologie appropriate a un intervento sostenibile sull’ambiente;
• determinare con opportune analisi, criteri, parametri e stime una conservazione duratura e adeguata, sia al degrado, sia al contesto specifico;
• specificare il processo conservativo nelle sue fasi, dal progetto fino alla gestione e manutenzione;
• mirare alla valorizzazione e alla fruizione dei contesti antichi, ricercandone le implicazioni di riuso, museografiche ed economiche;
• sperimentare le conoscenze apprese attraverso interventi progettuali mirati a specifici contesti siciliani nei quali si evidenzino problematiche di particolare rilevanza scientifica;
• contribuire al dialogo fra esperti della conservazione, della progettazione contemporanea, del recupero e della reintegrazione culturale, auspicato da tutte le carte internazionali redatte dagli organismi dell’UNESCO (ICOM, ICHAM, ICTOP, ICIP e ICOMOS) e da quelle della Comunità Europea, formando architetti ed ingegneri capaci di lavorare all’interno di équipe multidisciplinari.
• approfondire la conoscenza delle forme di comunicazione del Patrimonio Costruito al pubblico, preparando tecnici, progettisti, museografi ed altri esperti.
Inoltre, per quanto concerne gli obiettivi pratici, il Dottorato, coerentemente con le indicazioni delle Linee Guida per la Politica Scientifica e Tecnologica del Governo, si pone come obiettivo “la promozione di una maggiore capacità nel fare ricerca e l’eccellenza nel sistema universitario”. In particolare, fra le linee di intervento del PNR si individuano come più caratterizzanti quelle relative a:
• mobilità internazionale dei ricercatori;
• incremento negli assegni e nel numero delle borse per dottorati e post-dottorati finanziati all’interno di progetti di ricerca di rilievo nazionale e internazionale;
• finalizzazione dei corsi di dottorato non più solo alla carriera accademica ma anche per la formazione di personale altamente specializzato nell’industria e nei servizi avanzati.
Infine, per quanto concerne l’utilità ad ampio raggio, si sottolinea quanto segue:
1. che secondo il documento dell’Unione Europea denominato Preservation of cultural heritage: towards an european profile of the conservator (Pavia, 1997), vista l’intrinseca necessità di scambi interdisiciplinari necessari all’attività conservativa, con particolare riguardo sia ai suoi aspetti teorici che a quelli più tipicamente professionali e tecnici, viene fissata una volta per tutte la necessità che gli addetti ai lavori, nel quadro desolante di una proliferazione di corsi di laurea di non certa affidabilità, “abbiano possibilmente superato un Dottorato universitario”;
2. che le Linee Guida per la Politica Scientifica e Tecnologica del Governo, emanate nel 2002, hanno insistito sulla necessità di concentrazioni interdisciplinari di competenze nel settore della ricerca (Punto 3.3.2, Asse strategico) anche per rispondere all’ansia di misurarsi con la natura e con la storia tipica dei paesi avanzati che aspirano alla crescita culturale dei cittadini (Punto 3.3.1 Indirizzi programmatici). Analogamente il Programma Nazionale per la Ricerca 2005-2007 ha inserito al punto 5 la ricerca multidisciplinare fra le parole-chiave delle nuove politiche atte a governare i processi di cambiamento della ricerca italiana.
3. che, infine, coerentemente con quanto espresso ai punti 1 e 2, i Beni Culturali sono stati inseriti fin dalle Linee Guida del Programma Nazionale della Ricerca 2004-2006 fra le priorità assolute. Nello stesso senso il già citato Programma Nazionale per la Ricerca 2005-2007 ha inserito la conservazione e promozione del patrimonio culturale del Paese (Beni Culturali materiali ed immateriali) fra i quattro prioritari settori strategici di intervento. La bozza appena presentata del nuovo Piano Nazionale della Ricerca (9 sett. 2009), con il dichiarato obiettivo di trasformare il "sapere in economia", considera sette priorità nazionali, fra le quali, ancora una volta, i Beni Culturali. Fra gli obiettivi più ovvi del Dottorato non va comunque dimenticato quello dell’occupazione, in accordo all’art.19 punto 1 del Regolamento Didattico d’Ateneo (I Corsi di Dottorato di Ricerca hanno l’obiettivo di fornire le competenze necessarie per esercitare, presso Università, enti pubblici o soggetti privati, attività di ricerca di alta qualificazione), L’esperienza pregressa, esplicitata nei precedenti documenti di richiesta di rinnovo, ha sempre mostrato una risposta più che soddisfacente ad un esame attento degli sbocchi occupazionali dei quali i Dottorandi di entrambi i Dottorati hanno potuto godere, sia in ruoli professionali, sia nella pubblica amministrazione. Una forte richiesta proviene altresì da istituti e laboratori di ricerca scientifica e tecnologica, ed inoltre dagli Enti territoriali e da tutti gli altri che contemplano tra i propri obiettivi tali attività. A tale proposito, insieme ai Comuni, le Province, le Soprintendenze ai BB.CC.AA., l’Amministrazione Regionale (Assessorati e Uffici periferici), gli Istituti Autonomi Case Popolari, che in atto hanno in corso o in programma lavori di recupero del proprio patrimonio edilizio degradato o che si occupano di pianificazione degli interveneti sul territorio, si sono sviluppate numerose iniziative da parte dei produttori di sistemi, componenti e materiali per l’innovazione tecnologica, i quali hanno manifestato l’interesse alla collaborazione e/o all’assunzione di specialisti che possano dare un contributo alla ricerca di mercato ed alla produzione stessa. Tali sbocchi occupazionali sono particolarmente vivaci in area siciliana in considerazione dell’importanza che in quest’area assumono i temi del recupero edilizio e della tutela. Infine, l’alta formazione ha garantito un buon inserimento dei nostri allievi nello stesso ambito universitario. Molti di loro hanno maturato ormai titoli scientifici così rilevanti da essere già ricercatori universitari o da essere in procinto di diventarlo: inutile dire che, fra tutti gli scopi di qualsiasi Dottorato, questo è il più importante, e che, proprio in questo settore, non sono mancati né mancheranno i successi.