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Prevenzione del plagio

8-lug-2022

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Il servizio antiplagio dell’Università degli Studi di Palermo, attivato in via sperimentale, nasce con l’obiettivo di supportare gli studenti, i docenti e gli autori dell’Ateneo nel processo di revisione degli elaborati finali e dei lavori scientifici per garantirne l’originalità, permettere l’autovalutazione dei documenti prodotti, incoraggiare la creatività e diffondere un uso consapevole e rispettoso delle fonti per non incorrere nel reato di plagio.

La normativa di riferimento è:

- la legge n.475/1925, che all’art. 1, sanziona penalmente la condotta di chiunque “in esami o concorsi, prescritti o richiesti da autorità o pubbliche amministrazioni per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico, per l’abilitazione all’insegnamento e all’esercizio di una professione, per il rilascio di diplomi o patenti, presenta, come propri, dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri“.

- la legge 22 aprile 1941 n. 633 (Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio). 

Anche il Codice Etico dell'Università degli Studi di Palermo - D.R. n.4115 del 22/09/2022 (pubblicato nell'Albo Ufficiale di Ateneo al n. 2593 del 23/09/2022) all'art. 4 c. 9 prevede che "In conformità alla normativa vigente, i componenti della comunità accademica sono obbligati al rispetto delle disposizioni in materia di proprietà intellettuale ed esecrano il plagio e ogni altra forma di appropriazione indebita".