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Presentazione

18-set-2023

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Il programma di Dottorato, di durata triennale, si prefigge di fornire agli studenti gli strumenti interpretativi e le competenze necessarie alla comprensione avanzata e approfondita della Comunità/Unione europea, sia nella sua dimensione storica sia in riferimento alla realtà attuale dell’UE e ai possibili scenari futuri.

L’innovativo approccio metodologico adottato è fortemente interdisciplinare, nella convinzione che lo studio dell’Europa, della sua storia, delle sue politiche pubbliche e del suo diritto possa essere affrontato efficacemente solo attraverso l’interazione tra le varie discipline, nelle loro articolazioni. Simile approccio si spiega in ragione della complessa architettura istituzionale dell’Unione Europea e della sua peculiarità rispetto ad altre organizzazioni internazionali e agli stessi Stati di tipo federale, con la compresenza di elementi di carattere internazionale e associativo e di componenti di carattere statuale e costituzionale, così come della complessa storia del processo di costruzione europea, in cui si sono intrecciati fattori molteplici. La conoscenza di un’Europa in movimento, che mette in discussione gli assetti territoriali precedenti, pluralista, regionalista e ‘integrata’, che dà spazio a modelli di statualità flessibile e a varianti di appartenenze, richiede l’adozione di una concezione diacronica della realtà, di una metodologia capace di modularsi sul cambiamento e di strumenti adeguati a interpretare la società europea nella complessa fenomenologia dei suoi comportamenti.

Le finalità del Dottorato si inseriscono nel quadro degli obiettivi indicati dal PNR e dal PNRR portando, da un lato, un contributo all’avanzamento della ricerca scientifica sui temi dell’Unione Europea favorendo, , dall’altro, la formazione di profili culturali idonei, per la loro proiezione europea e internazionale, all’esercizio delle diverse professionalità sia nell’amministrazione dell’UE, nelle diverse sedi comunitarie, sia nella pubblica amministrazione a livello locale, regionale, nazionale. Attraverso eventi di livello nazionale aperti alla cittadinanza, il Dottorato mira, anche, a costituire uno strumento di approfondimento per l’opinione pubblica e di aggiornamento per i docenti delle scuole medie superiori sulle tematiche europee, spesso poco conosciute; si contribuirà così alla fondamentale funzione di disseminazione dei risultati della ricerca.

In passato, l’Unione è riuscita, sostenendo anche finanziariamente iniziative di formazione di altissimo livello, a formare e reclutare la classe dirigente che avrebbe avuto il compito di far avanzare questo processo all’interno delle istituzioni. Esempio ne sono i Centri di Bruges e di Firenze: in queste scuole è nata una nuova generazione di funzionari, e si sono gettate le basi di un sistema europeo della ricerca e della formazione. Oggi, la scommessa strategica è legare sempre più i nostri Atenei a questo processo e a questo network europeo, valorizzando pienamente il nostro ruolo di studiosi e di esperti a fianco e in partnership con le istituzioni europee, collaborando con il ruolo di esperti, per formare i giovani che ambiscano a continuare la loro carriera all’interno dei nostri atenei e per rafforzare la nostra capacità di placement e di finanziamento. Per tale ragione sono previste collaborazioni con numerosi centri studi nazionali, europei e internazionali. Riguardo ai primi si richiamano, a titolo esemplificativo: l’Associazione Universitaria di Studi Europei (AUSE), il Centro interuniversitario di ricerca sull’integrazione europea (CRIE), TO-EU Centro studi sull’Europa del Dipartimento del Culture, Politica e Società dell’Università di Torino, il Centro studi sul federalismo di Torino, il Centro Spinelli dell’Università “La Sapienza” di Roma, il Centro Einstein di studi internazionali (CESI), il Centro di eccellenza – Punto Europa di Forlì. Per quanto riguarda i secondi: il Collège d'Europe di Bruges, il Centre européen Robert Schuman, il Centre International de formation européenne (CIFE), la Fondation Jean Monnet pour l’Europe, il Joint Research Center (JRC) della Commissione Europea, la Robert Triffin International Foundation, gli Historical Archives of the European Union di Firenze, il reseau delle Case natali dei padri fondatori dell’Europa, le reti europee di giovani studiosi.