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Piano per l’Arte Contemporanea PAC2025: il Sistema Museale di UniPa tra i 29 vincitori su 101 progetti presentati in tutta Italia

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UniPa Heritage, il Sistema Museale dell’Università degli Studi di Palermo, è tra i 29 vincitori su 101 progetti presentati a livello nazionale nell’ambito del PAC2025 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il programma ha l’obiettivo di arricchire il patrimonio pubblico italiano attraverso interventi di acquisizione, produzione e valorizzazione di opere d’arte contemporanea.

L’opera che UniPa realizzerà all’Orto Botanico dell’Università di Palermo – da anni punto di riferimento per la divulgazione scientifica e la riflessione ambientale – porta il titolo evocativo Il giorno in cui Woodii si svegliò femmina ed è inserita nel progetto Celibi. Storia di una migrazione botanica, firmato dall’artista Donata Lazzarini, con la curatela di Maria Rosa Sossai e la consulenza scientifica del direttore dell’Orto di Palermo Rosario Schicchi, del curatore Manlio Speciale e del presidente Michelangelo Gruttadauria.

Obiettivo: rendere visibili le conseguenze del depauperamento della biodiversità attraverso i linguaggi dell’arte, della ricerca scientifica e dell’educazione.

Protagonista è l’enigmatica Encephalartos woodii, rara specie appartenente alle cicadee. Quattro esemplari maschili furono scoperti nel 1895 nella foresta di Ngoye, nel KwaZulu-Natal in Sudafrica, dal botanico inglese John Medley Wood. Nonostante oltre un secolo di ricerche, anche con tecnologie avanzate, un esemplare femminile non è mai stato individuato, decretando l’estinzione della specie allo stato selvatico.

Per questa ragione, l’Encephalartos woodii è stata definita “la pianta più sola del mondo”. Lo sradicamento degli esemplari originari – un gruppo policormico maschile (più fusti da un unico ceppo) – ne causò l’estinzione in natura nel 1916, pur consentendone la conservazione ex situ in alcuni orti botanici. Questi individui sono stati utilizzati anche per la creazione di ibridi, tra cui l’Encephalartos woodii x natalensis, attualmente presente all’Orto Botanico di Palermo e considerato il più vicino alla specie originaria.

A partire da questa storia affascinante, dove mistero, forza e fragilità si intrecciano, il progetto artistico prevede la realizzazione di dieci sculture in ceramica e porcellana bianca, che creeranno possibili e immaginarie forme dello strobilo, struttura riproduttiva dell’esemplare femminile estinto di E. woodii, utilizzando come riferimento antiche illustrazioni botaniche, rielaborate con l’utilizzo di tecnologie digitali.

Sulla facciata della Serra delle Cactaceae dell’Orto verranno applicate vetrofanie che riprodurranno mappe ispirate alla struttura rizomatica della pianta e alla teoria filosofica del “rizoma” sviluppata da Gilles Deleuze e Félix Guattari in Mille piani.

Il progetto si estenderà inoltre ai Kew Gardens di Londra – dove è conservato un esemplare di E. woodii – e all’Università di Southampton, coinvolgendo partner scientifici e culturali internazionali.

Il programma pubblico collegato all’iniziativa comprenderà: una passeggiata guidata nell’Orto Botanico di Palermo per conoscere l’esemplare di Encephalartos woodii x natalensis e le altre cicadee presenti; un talk per condividere i risultati delle ricerche; un convegno al quale parteciperanno, in presenza e online, esperti da tutto il mondo impegnati sui temi della biodiversità dal punto di vista etico, scientifico, giuridico e artistico, che confermerà la centralità dell’Orto Botanico di Palermo in ambito internazionale.

Le opere realizzate entreranno a far parte della collezione permanente dell’Orto Botanico di Palermo, contribuendo ad arricchirne il patrimonio e rafforzando il dialogo tra arte contemporanea e scienza.