Origini storiche della collezione
La raccolta si compone di strumenti storici provenienti dal laboratorio di psicologia allestito alla fine degli anni Trenta da Gastone Canziani presso la Clinica delle malattie nervose e mentali, diretta da Alfredo Coppola. All’interno di questa struttura, Canziani, insieme al prof. Ideale Del Carpio (cattedra di Medicina Legale e incaricato di Medicina Preventiva dei Lavoratori e Psicotecnica), istituì uno dei primi Centri di Psicologia del Lavoro in Italia in convenzione con l’ENPI (Ente Nazionale Prevenzione Infortuni).
L’ENPI, sorto in epoca fascista e potenziato nel secondo dopoguerra anche grazie al contributo di padre Agostino Gemelli, introdusse la dimensione psicologica nella prevenzione degli infortuni sul lavoro, istituendo il ruolo di psicotecnico e servizi di psicologia e psicosociologia del lavoro. Il Centro palermitano nacque dalla convergenza delle attività svolte presso l’Istituto di Psicologia e l’Istituto di Medicina Preventiva e Psicotecnica, con sede provvisoria nei locali dell’Istituto di Psicologia, sotto la direzione congiunta di Canziani e Del Carpio.
Negli anni Cinquanta, grazie anche alla legge n. 25 del 1955, che introduceva accertamenti psicofisiologici per l’accesso ai corsi di formazione professionale, si assistette a un notevole sviluppo della psicologia del lavoro, focalizzata sulla selezione, l’orientamento professionale e l’assistenza psicologica ai giovani.
In qualità di membro della Commissione Nazionale per lo studio e la determinazione dei profili professionali, Canziani, assume l'incarico di elaborare i profili professionali degli addetti all'edilizia (armatore, muratore, cemetista, copritetto), degli stenodattilografi, degli addetti alle professioni manuali a carattere artistico (fonditori di oggetti artistici, scultori in legno, marmo, ecc.) e dei guidatori di veicoli rapidi (tranvieri, macchinisti, ecc.). L'esame psicotecnico per la selezione di guidatori di veicoli rapidi, in particolare, ha rappresentato uno dei primi problemi affrontati dalla psicologia applicata al lavoro, sin dalle ricerche di Munsterberg (1910) sui guidatori di tram a Chicago. Da qui la necessità di individuare e mettere a punto strumenti in grado di prevedere il futuro rendimento professionale di soggetti impegnati in tali attività.
Particolarmente rilevanti furono le attività legate all’elaborazione dei profili professionali per numerose categorie lavorative e alla valutazione psicotecnica dei guidatori di veicoli rapidi, per i quali vennero utilizzati strumenti sviluppati da Jean-Maurice Lahy e altri, volti ad accertare attenzione, prontezza percettiva, coordinazione visivo-motoria, acuità uditiva e visiva.