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Normativa di riferimento

14-nov-2024

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La normativa di riferimento è:

- la legge n.475/1925, che all’art. 1, sanziona penalmente la condotta di chiunque “in esami o concorsi, prescritti o richiesti da autorità o pubbliche amministrazioni per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico, per l’abilitazione all’insegnamento e all’esercizio di una professione, per il rilascio di diplomi o patenti, presenta, come propri, dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri“.

- la legge 22 aprile 1941 n. 633 (Protezione del diritto d’autore e di altri diritti connessi al suo esercizio). 

Anche il Codice Etico dell'Università degli Studi di Palermo - D.R. n.4115 del 22/09/2022 (pubblicato nell'Albo Ufficiale di Ateneo al n. 2593 del 23/09/2022) all'art. 4 c. 9 prevede che "In conformità alla normativa vigente, i componenti della comunità accademica sono obbligati al rispetto delle disposizioni in materia di proprietà intellettuale ed esecrano il plagio e ogni altra forma di appropriazione indebita".  

Il Codice etico per le attività di ricerca dell'Università degli Studi di Palermo - D.R. 5814/2025, all'art. 1bis annovera tra le "Condotte gravi: comportamenti che violano gravemente l’integrità della ricerca, quali il plagio, la falsificazione o fabbricazione di dati, l’appropriazione indebita di risultati o idee, la manipolazione dolosa di immagini o di informazioni scientifiche. Tali comportamenti costituiscono violazioni gravi e sono soggetti a sanzioni."