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NATALE/Gli auguri natalizi e la consegna delle medaglie ai pensionati

22-dic-2010

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“Responsabilità, dimensione etica del lavoro, collaborazione e senso dell’istituzione”. Sono i temi richiamati dal rettore Roberto Lagalla che stamani, nella sala delle Capriate ha formulato gli auguri natalizi al personale universitario. “In questi due anni dal mio insediamento, abbiamo operato scelte a volte difficili e dolorose, volte a salvare l’istituzione e gli stessi operatori e studenti – ha continuato Lagalla – tante cose sono state fatte, ma tantissime sono ancora da realizzare. Abbiamo fatto percepire con momenti drammatici, il cambiamento del metodo di lavoro che occorre svolgere in sinergia e con grande abnegazione”.
Nel suo intervento, il rettore ha inoltre, tracciato un bilancio dei suoi primi due anni di  gestione. “Dal 2003 al 2008 sono state consumate tutte le risorse finanziarie come avanzo di amministrazione dell’Università di Palermo che ammontavano a 177 milioni di euro e nel contempo aveva prodotto 103 milioni di euro di debito. L’analisi mi ha imposto di garantire il rilancio dell’istituzione attraverso una squadra che studiasse i problemi, individuasse le cause e applicasse una terapia idonea per un reale cambiamento di tendenza. Il problema non è stato ancora risolto nella sua interezza, ma sono più sereno rispetto ad un anno fa”.
Lagalla ha pure detto di avere incontrato 4.800 persone nel corso dell’anno, di avere partecipato a convegni e riunioni a dimostrazione dell’impegno dell’amministrazione verso tutti.
“Abbiamo riorganizzato la struttura amministrativa – ha aggiunto – dando certezza della spesa nella trasparenza degli atti di bilancio come certificato dai revisori dei conti. Per evitare di rotolare verso il baratro abbiamo messo sotto controllo la spesa e i risultati sono stati ottenuti anche grazie alle parti sociali, non in un ottica consociativa, ma in un rapporto franco e costruttivo, chiudendo anche la contrattazione decentrata entro l’anno prima che si abbatta sulle Università la scure della legge Brunetta, cercando di salvaguardare la piena erogazione degli istituti goduti e per un efficentamento del sistema. Abbiamo anche introdotto la flessibilità dell’orario di lavoro e del front office per una diversa e migliore organizzazione dei servizi”.
Quindi il rettore annunciando di avere ridotto il numero dei dipartimenti da 81 a 31 ed ha preconizzato come, dopo la riforma, pensa di trasformare le 12 facoltà in 5 grandi scuole di Ateneo, nel rispetto e nella tutela delle posizioni dei singoli e di tutte le categorie.
Al direttore amministrativo Antonio Valenti, il rettore, ha poi espresso i sentimenti della gratitudine per la “serenità e l’equilibrio con cui ha affrontato le difficili situazioni presentate nel corso dell’anno 2010”.
Nel suo intervento il direttore ha detto che “Il 2010 è stato un anno impegnativo per l’enorme mole di attività svolta. Abbiamo implementato la struttura centrale di Ateneo e i risultati ci sono stati anche se ci aspetta ancora tanto lavoro da portare avanti. Penso che adesso c’è maggiore consapevolezza del ruolo di ognuno che si sente partecipe del processo in cui è coinvolto. Purtroppo la normativa non ci ha aiutato perché non sempre è semplicissima e a volte risulta contraddittoria”.
Al termine è seguita la cerimonia della consegna delle medaglie ai 112 dipendenti collocati in quiescenza nel corso dell’anno 2010.