Monitoraggio e tutela degli ecosistemi marini: all’Università di Palermo l’evento del progetto TEC-SOS
L’Università degli Studi di Palermo ha ospitato l’evento conclusivo del progetto TEC-SOS – Sustainable Technologies for Monitoring in Marine Protected Areas of the Lower Tyrrhenian Sea, di cui è responsabile scientifica la prof.ssa Maria Giovanna Parisi del Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DiSTeM).
TEC-SOS, bando a cascata dello Spoke 3 inserito nell’ecosistema dell’innovazione RAISE - Robotics and AI for Socio-Economic Empowerment, ha unito ricerca scientifica, tecnologia e partecipazione civica per implementare la pipeline di analisi basate su machine learning per l’elaborazione rapida e accurata dei dati nonché sviluppare e sperimentare soluzioni tecnologicamente avanzate e abilitanti per il monitoraggio e la tutela degli ecosistemi marini.
Attraverso un approccio integrato, il progetto ha testato in ambiente reale sensori di nuova generazione, potenziati dalla IA, per la rilevazione di parametri fisici, chimici e biologici nelle Aree Marine Protette del basso Tirreno, con il coinvolgimento dei diver e delle comunità locali in iniziative di citizen science.
La combinazione tra osservazioni sul campo e misurazioni scientifiche con l’utilizzo di rov e strumenti tecnologici per estendere la copertura spaziale e temporale del monitoraggio ha offerto nuove chiavi di lettura per comprendere le cause e le dinamiche di eventi ecologici complessi, contribuendo a strategie più efficaci di gestione e conservazione.
L’evento di chiusura di TEC-SOS si è svolto negli spazi del DiSTeM di UniPa con la partecipazione di ricercatori, studenti, operatori del settore, rappresentanti istituzionali e cittadini.
Durante i saluti di apertura, il Rettore Massimo Midiri, il Prorettore alla Ricerca Andrea Pace e il Direttore del DiSTeM Attilio Sulli hanno sottolineato il valore strategico di iniziative che intrecciano innovazione tecnologica e sostenibilità ambientale.
Alla presentazione dei risultati del progetto è seguita una tavola rotonda dedicata alle linee di intervento di RAISE, che promuove la robotica e l’intelligenza artificiale al servizio della società e dell’ambiente. Elisa Costa (CNR-IAS, Genova) ha illustrato il ruolo dello spoke 3 dell’ecosistema RAISE, dedicato alle tecnologie sostenibili per la tutela del mare. Sono poi intervenuti Gianluca Sarà, Attilio Sulli, Maria Giovanna Parisi, Adriano Fagiolini, Maria Cristina Mangano, Maria Maisano, Davide Bruno e Valeria Pizziol, che hanno condiviso esperienze, risultati e prospettive di ricerca.
«Con TEC-SOS abbiamo voluto costruire un ponte tra scienza e territorio, mettendo la tecnologia al servizio del mare e delle comunità che lo vivono ogni giorno - ha dichiarato la responsabile scientifica del progetto, prof.ssa Maria Giovanna Parisi - L’innovazione non è fine a sé stessa: serve a comprendere meglio gli ecosistemi, a proteggerli e a rendere tutti noi più consapevoli del valore del patrimonio naturale che ci circonda».
Nel corso dell’evento, i partecipanti hanno visitato i laboratori che hanno contribuito al progetto, tra cui il MIB Lab di Immunobiologia Marina, l’e-LAB di Ecologia Marina, il Laboratorio di Geomorfologia e Geologia Applicata, quello di Ingegneria Elettronica e Robotica, e il Laboratorio di Ecotossicologia dell’Università di Messina. Il Diving Center Altamarea e l’Area Marina Protetta Isola di Ustica hanno mostrato le applicazioni sul campo delle tecnologie sviluppate.
«Attraverso dimostrazioni pratiche e attività interattive, l’incontro ha trasformato la ricerca in esperienza diretta, offrendo al pubblico l’occasione di conoscere strumenti, metodi e applicazioni concrete per la salvaguardia del mare – hanno commentato gli organizzatori - Con TEC-SOS, l’innovazione tecnologica ha trovato nel Mediterraneo un laboratorio naturale in cui scienza, educazione e comunità si sono incontrate per costruire un futuro più sostenibile».
