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Minori stranieri "non accompagnati" presentano le loro storie al Natale UniPa

15-dic-2014

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copertina libretto minori

I minori stranieri non accompagnati iscritti ai corsi di lingua della Scuola di Lingua italiana ItaStra dell'Università di Palermo sono stati ancora una volta protagonisti degli eventi dell'Università.
Domenica 14 dicembre, infatti, hanno partecipato all'iniziativa "Storie di integrazione e di accoglienza a Palermo", uno dei numerosi eventi del cartellone natalizio dell'Ateneo di Palermo e dedicato quest'anno a Integrazione e Creatività.

In occasione dell'evento la Scuola ha riproposto il progetto video-fotografico "L'Isola che (non) c'è", realizzato con i minori inseriti nei percorsi di inclusione della Scuola, ossia ragazzi provenienti dal Bangladesh, Guinea, Senegal, Egitto, Tunisia, Mali, Gambia, etc...

Il progetto si divide in due parti: una mostra fotografica, “A Tratti”, realizzata da Antonio Gervasi che ha voluto catturare i volti e le espressioni dei giovani studenti della Scuola; il video “Butterfly Trip” del regista e narratore iracheno Yousif Lati Jaralla. Nella performance multimediale i giovani migranti mettono in scena e raccontano le difficoltà affrontate per approdare sulle coste italiane.

Per l'occasione, oltre all'allestimento della mostra, è stato proiettata la presentazione fotografica (con scatti di Gervasi) del backstage per la realizzazione del video. Inoltre è stato distribuito il libretto “L'Isola che (non) c'è” dove oltre ai dettagli del progetto, i suoi obiettivi e le attività fino ad oggi realizzate, si possono trovare i ritratti dei ragazzi e alcune frasi tratte dai loro racconti.
L'incontro è stato aperto da Marcello Amoruso, docente della Scuola e che da anni si occupa della gestione del progetto per i “minori non accompagnati.”

Durante la mattina la prof.ssa Mari D'Agostino, direttore della Scuola, ha preso parte alla tavola rotonda “Tutela dei diritti umani e percorsi di cittadinanza: dall'accoglienza all'integrazione” dove ha parlato dell'attività gratuita offerta da ItaStra, già da due anni, ai ragazzi (come i numerosi corsi di italiano durante tutto l'anno). Ha anche spiegato come la presenza di questi studenti permetta ai docenti di arricchirsi, apprendendo nuovi metodi per affrontare delle problematiche mai incontrate prima: insegnare una lingua seconda ad analfabeti. Molti dei ragazzi accolti nelle aule dell'Università, infatti, non sono mai andati a scuola.

Clicca qui per sfogliare il libretto sul progetto "L'Isola che (non) c'è