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La programmazione di UniPa per il 2024

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Il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo prof. Massimo Midiri ha presentato allo Steri le attività progettuali dell’Ateneo nell’ambito della Programmazione per il 2024.
All’incontro hanno partecipato la Prorettrice alla Qualità, Sviluppo e Rapporti con i Dipartimenti Stefana Milioto e i proff. Mauro Paternostro e Gianluca Li Puma, Ordinari provenienti da Università Europee recentemente reclutati da UniPa.

 

«Come sottolineato nel Piano strategico di Ateneo 2024/27, l'Università di Palermo è chiamata a svolgere un ruolo trainante per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio, in collaborazione con tutte le altre istituzioni locali e i portatori di interesse interni ed esterni all’Ateneo – dichiara il Rettore Massimo Midiri – Le grandi potenzialità di sviluppo della Sicilia sono gravemente limitate dal ridottissimo tasso di laureati nonché dalla pesantissima migrazione intellettuale verso altre regioni italiane ed europee, sia da parte di studenti universitari, sia da parte di laureati, con ulteriore impoverimento del tessuto locale. La consapevolezza di questi aspetti impone all'Ateneo uno straordinario sforzo per attrarre giovani formati alla ricerca. Stiamo rafforzando ancora di più la linea di sviluppo che nell’ultimo biennio ha visto crescere il corpo docente dalle 1.473 unità del 1° novembre 2021 alle attuali 1.724 unità, con un incremento superiore al 17%».  

 

Sono state impegnate risorse ordinarie assegnate dal MUR e risorse per la programmazione strategica finalizzate a:

  • supportare le aree disciplinari critiche in termini di numerosità di docenti;
  • supportare i Corsi di Studio internazionali;
  • supportare i Corsi di Studio dei poli territoriali di Agrigento, Caltanissetta e Trapani;
  • premiare le aree disciplinari caratterizzate da una qualificata produzione scientifica e da un’ottima valutazione della qualità della ricerca 2015/19;
  • finanziare progetti interdipartimentali;  
  • premiare ex post il reclutamento di professori ordinari che possiedono requisiti di qualità nell’ambito della didattica, ricerca, terza missione e attività gestionali;
  • premiare ex post i vincitori delle procedure concorsuali che sono responsabili nazionali oppure locali di programmi di ricerca di alta qualificazione.

 

«Sono state investite notevoli risorse sul reclutamento di giovani ricercatori con 119 procedure, il triplo rispetto a quelle bandite nel 2023, di RTT, RTD/B e RTDA-proroghe – spiega la Prorettrice alla Qualità, Sviluppo e Rapporti con i Dipartimenti Stefana Milioto  Il 60% di queste procedure sono destinate a ricercatori con contratti di tipologia A in linea con quanto previsto dalla modifica della legge 240/10 secondo cui “fino al 31 dicembre 2026 gli Atenei devono riservare una quota non inferiore al 25 per cento delle risorse destinate alla stipula dei contratti di RTT ai soggetti che sono, o sono stati, per una durata non inferiore a un anno, titolari di contratti di RTDA. La presenza dell'Ateneo nei principali centri della Sicilia occidentale mette in evidenza il suo ruolo a favore di un rapporto costruttivo con l'intero territorio di riferimento tanto che per rafforzare la docenza strutturata molti ricercatori (26) e professori ordinari (16) neo-reclutati svolgeranno le attività didattiche presso i CdS presenti nei poli territoriali per almeno 5 anni. Un gran numero di RTD/B (72), reclutati sul piano straordinario del Ministero, diventeranno professori associati con un costo per i dipartimenti solamente pari al 50% delle risorse richieste dal MUR. Numerose sono le posizioni di professore ordinario (massimo previsto di 54) delle quali il 30% è stato cofinanziato per la didattica sui poli territoriali e sono previste premialità ex post sulla base delle qualità didattico-scientifiche e gestionali del neo-reclutato. I ricercatori a tempo indeterminato (11), con abilitazione ASN, potranno passare al ruolo di professore associato con un totale finanziamento sulle risorse strategiche di Ateneo. Saranno impiegate risorse per sviluppare tematiche di ricerca di impatto internazionale e per estendere la rete di collaborazioni internazionali (chiamate di professori esterni all’Ateneo). La delibera quadro 2023/25 ha introdotto il finanziamento di due canali per il reclutamento di professori esterni: all’interno di una logica di programmazione internazionale, a ciascun dipartimento sono assegnate risorse per le chiamate di professori. Annualmente viene attivata una manifestazione di interesse per le chiamate dirette e/o di mobilità su fondi strategici dell’Ateneo finalizzate al reclutamento di professori con eccellenti curricula nel campo della ricerca e trasferimento tecnologico. La prima manifestazione di interesse ha ottenuto risultati particolarmente soddisfacenti in termini di numerosità delle richieste (ca. 100) e di queste il 59% proveniva dall’estero (di cui il 35 % dall’Europa e il 14% dagli USA) e il 41% dall’Italia. Inoltre, il 60% delle richieste proveniva da ricercatori delle aree tecnico-scientifiche. Sono stati reclutati due professori ordinari provenienti da Università Europee, il prof. Paternostro e il prof. Li Puma, e il MUR ha autorizzato il Rettore alla chiamata diretta di due professori ordinari, di cui uno vincitore ERC consolidator e ERC proof of concept, entrambi con notevole esperienza nell’ambito del trasferimento tecnologico (brevetti, spin-off)».

«Questa strategia è risultata vincente dato che la soglia del 20% prevista dalla legge 240/10 per il reclutamento di professori esterni all’Ateneo è stata superata nell’ultimo triennio – conclude il Rettore Midiri – In linea con questa politica, anche nel 2024, si attiveranno procedure di reclutamento di 11 professori associati e 2 professori ordinari e sono state destinate delle risorse per le chiamate dirette di professori esterni all’Ateneo con eccellenti curricula».