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La classe dirigente siciliana e lo Stato unitario

13-apr-2017

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In questo volume la curatrice raccoglie alcuni contributi sul pensiero politico e sull'impegno istituzionale di alcuni esponenti della classe dirigente siciliana nei decenni postunitari. Si tratta di lavori presentati in convegni e in seminari nel corso degli ultimi anni e maturati nell'ambito della cattedra di Storia delle istituzioni politiche del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Catania. I temi, che vertono su personaggi di alto profilo (Michele Amari, Francesco Paolo Perez, Francesco Crispi, Napoleone Colajanni, Antonio di Rudinì), hanno un filo unitario che si incentra sul loro ruolo nella costruzione del nuovo Stato.

Il saggio su Amari ricostruisce, dopo il riordino delle carte e la pubblicazione di nuove fonti, l'attività, in campo politico e storiografico, del grande studioso del Vespro. In parallelo si colloca il saggio su Perez che, con i suoi studi sul decentramento, divenne dopo l'Unità il punto di riferimento delle correnti contrarie all'accentramento. Segue il contributo sul pensiero politico e sull'impegno istituzionale" di Colajanni, al quale la storiografia ha dedicato sinora poca attenzione. Rilevanti sono i saggi su Crispi e Rudinì (due siciliani chiamati alla guida del governo), incentrati sui loro progetti istituzionali e sull'attività governativa. Completano il volume due contributi di impianto istituzionale. Uno riguarda i tecnici e il riordino delle circoscrizioni amministrative nella crisi di fine secolo. L'altro presenta delle ipotesi di ricerca sull'accentramento amministrativo e sui modelli europei.

L'impianto complessivo del volume si inserisce nel dibattito storiografico recente, che cerca di fugare lo stereotipo della Sicilia soggetto passivo all'interno dello Stato unitario. Si vuole, viceversa, evidenziare la partecipazione attiva della classe dirigente siciliana, sia nella fase di costruzione dello Stato unitario sia alla guida del Paese, con progetti che coniugano sempre lo sviluppo dell'isola con quello dell'intera nazione. Il periodo trattato riguarda l'Ottocento, 'il secolo grande', durante il quale la Sicilia occupa l'intera scena nazionale per la presenza di questi e di altri personaggi che pongono problemi interessanti sul versante della storia delle istituzioni e delle dottrine politiche.

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