Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

Io sto con il Centro di studi filologici e linguistici siciliani

8-gen-2015

Ascolta

centro

La Sicilia affonda. Affonda economicamente e culturalmente.

Nello sperpero generale di denaro pubblico, il prestigioso Centro di studi filologici e linguistici siciliani è stato escluso dalla lista delle istituzioni culturali meritevoli di sostegno (ex "Tabella H").

Il Centro studi viene escluso da una Commissione dell'Assessorato dei Beni CULTURALI, chiamata a valutare l'attività CULTURALE degli istituti CULTURALI della Sicilia.

La cultura, e la cultura siciliana, la più importante del bacino del Mediterraneo, vive se a valutarla sono soggetti qualificati, di levatura internazionale. Studiosi che colgano il senso profondo della ricerca scientifica, delle attività editoriali impegnative, in grado di promuovere la cultura regionale nel mondo.

Il Centro di studi ha al suo attivo il progetto di "Atlante Linguistico della Sicilia" con 50 volumi pubblicati in venti anni; le 6.000 pagine del "Vocabolario Siciliano", tra le maggiori opere di lessicografia dialettale conosciute in Europa; Il "Vocabolario storico-etimologico del siciliano" di cui è Alberto Varvaro, uno dei maggiori linguisti del nostro secolo; la prima edizione critica della "Scuola Poetica Siciliana". Queste imprese sono state possibili anche grazie ai contributi pubblici, per il 2014 inspiegabilmente negati.

Noi non ci stiamo. Con questa pagina vogliamo dare voce alla nostra indignazione e frustrazione. Ma anche a quella di tanti cittadini e di tante istituzioni culturali serie della nostra Regione che in questi anni hanno visto la riduzione e la crescente precarietà dei finanziamenti pubblici per il sostegno delle loro impegnative attività. Occorre denunciare ogni logica di contrattazione che ha sempre di più trasformato il doveroso sostegno pubblico alla cultura in una pratica dell'elemosina elevata a sistema.

Chiediamo perciò che si volti SUBITO pagina, garantendo alle istituzioni culturali: a) regole chiare di valutazione, applicate da commissioni di grande autorevolezza; b) una legge sui beni culturali che, sulla scorta della legge nazionale, assicuri davvero lo sviluppo della cultura.

Sostienici. Clicca mi piace sulla nostra pagina facebook e continua a seguirci (clicca qui)