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Inaugurazione della Gipsoteca del Dipartimento

23-feb-2018

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Palermo, 27 | febbraio | 2018
Dipartimento Culture e Società
Campus, Edificio 15, Piano VIII
ore 17.00

locandina >

 

La Gipsoteca del Dipartimento è una considerevole raccolta di calchi in gesso di sculture antiche nata per opera di Antonino Salinas, titolare della cattedra di Archeologia nella Regia Università di Palermo a partire dal 1865. Presso il Gabinetto di Archeologia dov’era solito tenere le lezioni, originariamente ubicato nel Museo di Palermo (poi divenuto il Museo Archeologico Regionale a lui intitolato), con molti sforzi e grazie a doni suoi e di privati, comincia a raccogliere libri e strumenti didattici, tra i quali una serie di gessi delle più celebri sculture antiche, come sussidio pratico all’insegnamento dell’archeologia, riprodotti direttamente da opere originali conservate in Grecia. Nonostante i pochi mezzi a disposizione, riesce a raccogliere oltre 60 gessi provenienti da rinomate officine. Le dimensioni della raccolta non raggiunsero quelle di altre collezioni italiane, ma si tratta della prima gipsoteca universitaria concepita a fini didattici nel nostro paese. 

Particolarmente significativi, il Moscoforo dell’Acropoli di Atene, la testa dell’Athena Lemnia, una grande lekythos ateniese, l’Efebo di Subiaco, la Venere di Milo, il Giove di Otricoli e il rilievo della Nike dell’Acropoli di Atene. Di grande pregio due rarissime repliche in scala del fregio del Partenone e del fregio del tempio di Apollo Epicurio a Basse in Arcadia, realizzate a Londra dallo scultore scozzese John Henning nei primi decenni dell’Ottocento. 

Dopo la morte di Salinas, per sua volontà la raccolta di gessi viene spostata nell’antica sede dell’Università, presso la Casa dei Padri Teatini di San Giuseppe, in via maqueda, dove la collezione, ormai ridotta a quaranta gessi (diversi perduti a causa del terremoto del 1940 e dei bombardamenti del 1943), rimane fino a fine anni ’60, quando l’intera Facoltà di Lettere e Filosofia è trasferita presso l’Edificio 12, nel nuovo Campus realizzato in viale delle Scienze. 

Nella nuova sede, la raccolta viene preservata per volontà di Nicola Bonacasa, professore ordinario e poi emerito dell’Università di Palermo, prima direttore degli scavi di Himera e poi delle Missioni di ricerca a Leptis Magna, Cirene, Sabratha, Alessandria d’Egitto. La maggior parte dei calchi viene esposta negli spazi occupati dall’Istituto di Archeologia da lui diretto per numerosi anni (poi confluito nel Dipartimento Culture e Società), altri pezzi, per assenza di spazi adeguati, sono messi a deposito.

Nel corso del 2015, a seguito del trasferimento del Dipartimento dall’edificio 12 all’edificio 15, è stato possibile procedere alla ricomposizione e al riordino della Gipsoteca in uno spazio ad essa riservato. Ciò ha permesso di recuperare anche i calchi a deposito, da lungo tempo non più visibili. Vari pezzi sono stati oggetto di un necessario intervento di manutenzione, ad opera di un gruppo di restauratori e allievi del Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali dell’Università di Palermo, guidati dalla restauratrice docente Lorella Pellegrino. L’allestimento è stato curato da Simone Rambaldi, Ricercatore del Dipartimento, che ha ricostruito la storia della raccolta e pubblicato il Catalogo dei gessi.