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EVENTO/EUA: Rettori e Presidenti di università progettano il futuro

22-ott-2010

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Circa 300 rettori e presidenti di università europee, insieme ad altri soggetti interessati allo sviluppo del sistema europeo dell’istruzione superiore si sono riuniti la settimana scorsa a Palermo, dal 20 al 23, per partecipare alla Conferenza Annuale dell’EUA, per discutere su come le istituzioni universitarie possono meglio rispondere ai profondi cambiamenti che il sistema sta subendo in tutta Europa.
Nel corso della Conferenza sono state discusse comuni tendenze e sfide della contemporaneità – le riduzioni dei finanziamenti, l’aumento della popolazione studentesca, le numerose riforme dell’istruzione superiore, della ricerca e dei sistemi di governance – ed è stato messo in evidenza che in generale le università europee hanno risposto sviluppando e rendendo più incisivi i propri profili istituzionali.
In tre giorni di incontri i leader universitari hanno messo a fuoco le difficoltà che ciascuna università deve affrontare per quanto riguarda la definizione delle sue finalità istituzionali, le strategie della ricerca, le competenze del personale docente, tecnico ed amministrativo, la diversità degli studenti, ed hanno ascoltato e proposto esempi di buone pratiche in ciascuno di questi ambiti. Specifiche soluzioni comprendono la ricerca di fonti di finanziamento diversificate che ripianino le perdite dovute ai tagli dei finanziamenti pubblici, lo sviluppo ed il sostegno di efficaci collaborazioni con un ampio spettro di partner. È stata anche presa in considerazione la diversità della popolazione studentesca e le modalità migliori per creare un ambiente di apprendimento multiculturale.
Man mano che le università cercano di sviluppare le loro specificità nell’ambito dei sistemi dell’istruzione superiore a livello sia nazionale che internazionale diventa necessario sviluppare strategie e prendere decisioni ad hoc relative alla messa a fuoco delle proprie nicchie di competenza sia nell’istruzione che nella ricerca e promuovere l’interdisciplinarietà (ad esempio mediante  progetti interdisciplinari prestigiosi e promuovendo la mobilità dei docenti); occorre inoltre interagire con la propria regione ma mantenere l’orientamento verso l’internazionalizzazione, evitare la burocratizzazione ed implementare le professionalità manageriali.
Per quanto riguarda le strategie di ricerca sono state messe in evidenza tre priorità per gli orientamenti futuri: realizzare un opportuno bilanciamento tra attività di ricerca e di insegnamento, diversificare i flussi di finanziamento, e sviluppare partneship di ampio respiro. Si è anche discusso di come le università debbano creare carriere più flessibili per il loro staff e sono stati messi a fuoco i principali ostacoli a che si attraggano e si trattengano i talenti migliori.
Per canto loro le università dovranno sviluppare le loro capacità nell’attrarre e offrire servizi ad una sempre più ampia e diversificata popolazione studentesca, delle cui componenti debbono conoscere le individualità, le provenienze geografiche e culturali, le necessità, con un approccio inclusivo e solidale. Contemporaneamente, le università dovranno proattivamente mettere a fuoco interventi che promuovano la creazione di comunità multiculturali e attuare strategie che attirino studenti a livello globale.
A fronte dei diversi problemi evidenziati e delle soluzioni ipotizzate durante la discussione, è stato messo in evidenza che nei prossimi anni sarà cruciale poter contare sul supporto della parte pubblica in favore della diversificazione istituzionale.
Maggiori informazioni sulla conferenza EUA a Palermo sono reperibili sul sito web: www.eua.be/palermo

EUA Annual conference: University leaders map paths for future success
Around 300 university leaders and higher education stakeholders gathered this week at the University of Palermo in Italy (20-23 October) for the EUA Annual Conference to discuss how institutions can respond to the profound changes taking place in higher education across Europe.
Faced with a number of common trends and challenges – including cuts to university funding, increasing numbers of students and multiple reforms in higher education, research and governance – the conference highlighted that universities across Europe are responding by developing and “sharpening” their own distinctive university profiles.
During the three-day event, university leaders focused on the challenges they need to overcome in terms of consolidating their mission/profile, research strategies, staff profiles and student diversity and highlighted examples of good practice in dealing with such pressures. Specific solutions include looking to diversify funding sources (to complement public funding cuts), developing and sustaining effective research partnerships with a wide range of partners. They are also looking to develop ‘multicultural learning environments’ and respond to the needs of an increasingly diverse student population.
As universities seek to develop distinct individual profiles in their national/international higher education systems,  they will face a number of challenges and decisions such as:  whether to focus on educational/research niches; the need to promote interdisciplinarity (for example by making interdisciplinary programmes more prestigious and promoting internal mobility with “professors on the move”); serving their own region while maintaining an international orientation; and avoiding ‘bureaucratisation’ while professionalising management.
In terms of research strategies, three main priorities were outlined for the future; balancing university workloads for teaching and research; diversifying income streams; and developing more long-term partnerships. The conference also addressed how universities will need to create more flexible career structures for their staff and outlined some of the barriers for attracting and retaining talented staff.
Universities will also have to acknowledge their role in catering for a wider variety of students; and be aware of who they teach, where they come from and what their needs are without ‘stigmatizing them’.
Equally, it will be the proactive duty of universities both to promote a multicultural community in the university and to pursue global engagement.
Against the background of these different pressures and challenges facing higher education, it was underlined that public support for ‘institutional diversification’ will be crucial in overcoming these different challenges.
Ends: More information about the EUA conference at the University of Palermo is available on the conference website: www.eua.be/palermo