Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

EVENTI/Commemorato Giaccone, nel 27° anniversario dell'uccisione

11-ago-2009

Ascolta

Cerimonia di commemorazione stamani al Policlinico Universitario, in occasione del 27° anniversario dell’uccisione di Paolo Giaccone, direttore dell'Istituto di Medicina Legale dell’Università che non volle piegarsi al ricatto della mafia. Oltre ai familiari del docente, ucciso l’11 agosto 1982 tra i viali del Policlinico, perché non aveva voluto modificare una perizia decisiva per l’individuazione dell’autore di una strage mafiosa, erano presenti, il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, il pro rettore vicario dell'Università di Palermo Ennio Cardona, il preside della facoltà di Medicina e Chirurgia Elio Adelfio Cardinale e l’attuale direttore dell'Istituto di Medicina Legale, Paolo Procaccianti che ha ricostruito la figura umana e professionale del suo predecessore e maestro indicandolo come “Custode della legalità ed esempio da seguire e a cui guardare con grande attenzione”. “Il sacrificio del professore Giaccone a cui è intitolato il nostro Policlinico – ha detto il pro rettore Cardona – è di esempio per tutti noi. Il suo coraggio e il suo impegno lo hanno portato a diventare un eroe”.
“Il medico Giaccone appartiene alla migliore storia dell’isola – ha aggiunto il preside Cardinale – adesso è il tempo di raccogliere il testimone perché questa terra non è irredimibile”.
Infine Giaccone è stato ricordato così dal presidente della Regione: “Il suo ricordo è sempre vivo nella nostra memoria. La sua figura di uomo probo e onesto, con un altissimo senso del dovere, al di fuori da ogni compromesso, rappresenta per tutti noi e per le generazioni future, uno stimolo affinché si operi con coraggio e determinazione, per il raggiungimento del bene comune. Il suo sacrificio, come quello di tutti coloro che hanno pagato con la propria vita l’opposizione alla criminalità organizzata non è stato vano perché è servito da humus per costruire quella società nuova e libera che vogliamo e per la quale ogni giorno lavoriamo”.