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ERASMUS/L’esperienza di un laureando Unipa

12-mar-2015

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Viaggiare, esplorare “nuovi mondi”, iniziare uno scambio culturale è il sogno di molti. Proprio per venire incontro alle velleità e alle speranze di tanta gente, sono nati i progetti di mobilità Erasmus+, i programmi destinati a studenti, tirocinanti, apprendisti, scolari, giovani, volontari, animatori e professionisti che vogliano studiare in un altro Paese. Essi non prevedono la sovvenzione a singoli partecipanti ma agli individui attraverso organizzazioni, istituti, enti, università, scuole e gruppi che possono presentare proposte di progetti e candidarsi per ottenere un finanziamento. Erasmus Plus è il programma dell’Unione europea per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport 2014/2020, approvato con il Regolamento UE N 1288/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, che combina e integra tutti i meccanismi di finanziamento attuati dall’Unione Europea fino al 2013. La partecipazione è aperta a ogni organismo attivo nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. Alcune azioni prevedono la partecipazione anche di altri attori dal mercato del lavoro. Ma vediamo nel dettaglio come è possibile accedervi. Innanzitutto, sono 28 i Paesi dell’Unione Europea che aderiscono al progetto, 5 quelli non appartenenti all’Ue. La grande novità che caratterizza infatti Erasmus+ 2015 è l’apertura oltre i confini europei: da quest’anno dunque studenti e docenti universitari possono trascorrere un periodo di studio o docenza nei cinque continenti e allo stesso tempo le università in Europa apriranno le porte alla mobilità e alla cooperazione con Paesi dal resto mondo. Anche per l’Educazione degli Adulti la partecipazione a Erasmus+ 2015 sarà resa più semplice dalla nuova piattaforma Epale dedicata all’apprendimento degli adulti, un utile strumento per il confronto tra operatori del settore e per la ricerca di attività di formazione e job shadowing. Vi sono poi una serie di Paesi partner come l’Albania, il Montenegro, la Bosnia Erzegovina e la Serbia che non partecipano completamente al programma Erasmus+, ma che possono prendere parte (come partner o richiedenti) ad alcune azioni del programma. La Commissione europea ha predisposto per il 2015 tutti i moduli ufficiali per presentare le domande di partecipazione nonché la guida al programma, completamente in italiano. Prima data da segnalare è il 4 marzo, giorno in cui è prevista la scadenza per la presentazione di candidature per i progetti di mobilità. Seconda scadenza importante è il 31 marzo, termine ultimo per l’invio delle candidature per Partenariati strategici in tutti i settori, nell’ambito dell’azione chiave 2. Ma tutte le informazioni su come accedere sono presenti nella sezione Partecipa. Qui è possibile visionare la procedura di autenticazione e registrazione al sistema europeo e al Portale del partecipante, agli eform, nonché i moduli elettronici che permettono di trasferire automaticamente tutte le informazioni dalle candidature al sistema europeo di gestione in uso a tutte le Agenzie nazionali. Vera novità riguarda poi la Scuola. Da quest’anno infatti la candidatura per un progetto di Mobilità dello Staff (Ka1) può essere presentata anche da un consorzio composto da almeno due scuole e coordinato dall’Ufficio scolastico regionale (o ente equivalente per le Regioni a statuto speciale). Alle mobilità del progetto può partecipare solo il personale delle scuole e non lo staff dell’USR. Inoltre, la Commissione europea ha appena lanciato European School Gateway, un portale per facilitare la partecipazione delle scuole in Erasmus+ da utilizzare per cercare un’attività di formazione, opportunità di mobilità per attività di insegnamento e job shadowing e per la ricerca di partner per costruire un partenariato strategico. L’identikit dello studente Erasmus video: http://youtu.be/xIf6kSroWXc