Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

Donata all’Ateneo la biblioteca dell’illustre filologo tedesco Rudolf Kassel

Ascolta

L’Università degli Studi di Palermo ha acquisito da parte degli eredi la donazione della biblioteca dell'illustre filologo tedesco Rudolf Kassel, portando in città un pezzo della più alta filologia classica del ‘900. 

Rudolf Kassel (1926-2020), uno dei più grandi grecisti del secondo dopoguerra, nel corso della sua lunga vita ha raccolto una ricca biblioteca privata, la cui sede originaria era la casa privata a Colonia: membro di numerose accademie (oltre a quelle tedesche, anche le Accademie Britannica, Olandese e di Salonicco), dottore honoris causa di numerose università, fra cui Oxford, desiderava che la sua biblioteca venisse donata ad una istituzione pubblica. 

La collezione scientifica riveste notevole importanza dal punto di vista storico e culturale: essa comprende circa 20.000 volumi che riguardano la filologia classica ma anche le letterature moderne, in particolar modo quella tedesca. 

Arricchiscono il nucleo numerosi manoscritti, raccolti dal prof. Kassel per le sue famose edizioni di Aristotele e dei Poetae comici Graeci, oltreché scambi epistolari con molti dei più grandi filologi del ‘900 il cui studio potrà documentare momenti delle imprese filologiche tra le più importanti degli ultimi decenni. Molti volumi sono corredati anche di annotazioni marginali manoscritte dal filologo, o da dediche da parte dei più illustri filologi del ‘900, con i quali intratteneva corrispondenza, materiale inedito di estremo interesse.

“Alla morte di Kassel il figlio Markus e gli allievi più stretti, a partire dal prof. Juergen Hammerstaedt, mi hanno chiesto di curare la sistemazione della sua collezione in una biblioteca universitaria – spiega il prof. Carlo M. Lucarini del Dipartimento Culture e Società dell’Università di Palermo - Grazie al sostegno del Rettore, prof. Fabrizio Micari, e del Direttore del Dipartimento, prof. Michele Cometa, nonché del prof. Andrea Cozzo, è stato possibile acquisire questa straordinaria e prestigiosa raccolta che sarà collocata nella Biblioteca di Antichistica del nostro Ateneo.”