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DIDATTICA/Decadenza status di studente e interventi di recupero fuori corso

16-feb-2011

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L'Università di Palermo nel segno del rinnovamento, antesignana nei confronti dei fuori corso per i quali promuove interventi di recupero, vara anche nuove norme in tema di decadenza degli studenti. Della materia se ne è occupato il Senato Accademico che nella seduta dello scorso 18 gennaio 2011, unanime, ha approvato alcune indicazioni riguardanti lo status di studenti. “La coesistenza nel nostro Ateneo di più ordinamenti unitamente al proliferare di studenti iscritti in qualità di "fuori corso" ha reso necessario - dice il Delegato del Rettore alla Didattica prof. Vito Ferro - effettuare una ricognizione delle norme che disciplinano la decadenza al solo fine di adottare tutte le iniziative rivolte ad agevolare la conclusione dei percorsi formativi antecedenti la riforma del 2004, ovvero il vecchio ordinamento e D.M. 509/99”.
Lo scopo è quindi, innanzitutto, dare regole certe, e note per tempo, agli studenti che si trovano già in una condizione di "rischio decadenza" e mettere in atto, poi, dei provvedimenti di orientamento e di tutorato finalizzati sia al recupero dei fuori corso sia all'incentivazione della conclusione del loro percorso.
La delibera del Senato Accademico distingue i seguenti quattro casi:
1. Gli studenti appartenenti al vecchio ordinamento (A.A. di immatricolazione antecedente il 2001/2002) e quelli all'ordinamento D.M. 509/99 che si sono immatricolati a partire dall'A.A. 2001/2002 devono portare a conclusione il loro curriculum (cioè devono sostenere tutti gli esami previsti nel loro piano di studi escluso l'esame finale) entro la sessione straordinaria dell'A.A. 2012/2013 (marzo 2014);
2. Gli studenti che negli anni accademici 2008/2009 e 2009/2010 (quest'ultimo essendo il primo anno in cui, nell'Ateneo di Palermo, ha avuto inizio la riforma dell'ordinamento D.M. 270/04) si sono iscritti a Corsi di Laurea o di Laurea Specialistica appartenenti all'ordinamento D.M. 509/99 devono portare a conclusione il loro percorso didattico entro gli stessi termini previsti per il nuovo ordinamento D.M. 270/04 (il doppio di anni corrispondenti alla durata legale più uno: quindi 7 anni, a partire dall'anno accademico di immatricolazione, per una Laurea, 5 anni per una Laurea Specialistica, 11 anni o 13 anni per una Laurea Specialistica a ciclo unico di durata 5 anni (Architettura, Farmacia, Giurisprudenza) o 6 anni (Medicina e Chirurgia, Odontoiatria);
3. Gli studenti dell'ordinamento D.M. 270/04 (nuovo ordinamento) devono portare a conclusione il loro percorso didattico, come stabilito dall'art. 25 del vigente Regolamento Didattico di Ateneo, in un intervallo di tempo pari al massimo al doppio di anni corrispondenti alla durata legale più uno;
4. Gli studenti del Corso di Laurea in "Scienze della Formazione Primaria" decadono non appena sono trascorsi otto anni dall'ultimo esame sostenuto.
Per tutti e quattro i casi, l'istituto della decadenza non si applica più nel momento in cui lo studente si trova nella condizione di dovere sostenere il solo esame di Laurea. Il Senato Accademico ha anche stabilito che le Facoltà devono adottare interventi utili per agevolare gli studenti "fuori corso" nella conclusione dei loro percorsi formativi. “In questa direzione aggiunge il prof. Ferro - si inserisce l'indagine che  il Centro di Orientamento e Tutorato del nostro Ateneo sta conducendo per determinare la lista dei sei insegnamenti che presentano, per ciascuna Facoltà, il maggior numero di esami non sostenuti. Per queste "discipline scoglio" l'Ateneo provvederà, con appositi Tutor, ad organizzare dei corsi di recupero, con relative prove finali, riservati agli studenti fuori corso”.