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Conferita la Laurea Magistrale ad Honorem "Scienze Pedagogiche" al Maestro Uto Ughi

27-mag-2015

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Virtuoso del violino, protagonista del concertismo internazionale, instancabile divulgatore della cultura musicale nel mondo dei giovani e della scuola. Uto Ughi è stato insignito dall’Università di Palermo della laurea magistrale honoris causa in Scienze pedagogiche. La cerimonia si è svolta nella sala delle Capriate dello Steri, sede del rettorato universitario.
Dopo il saluto del rettore Roberto Lagalla, il Presidente della Scuola delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale Girolamo Cusimano ha legtto la motivazione, a cui è seguita la laudatio pronunciata dal prof. Dario Oliveri e la Lectio magistralis di Uto Ughi sul tema: “La musica come necessità educativa”.
Uto Ughi appartiene alla schiera di quei grandi protagonisti del concertismo internazionale che hanno scelto, già da molti anni, di dedicare una parte cospicua del loro tempo e delle loro energie creative all’insegnamento e alla promozione della cultura musicale nel mondo della scuola e tra i giovani. Nato a Busto Arsizio il 21 gennaio 1944, in una famiglia di origini istriane, Uto Ughi (nome d’arte di Bruto Diodato Emilio Ughi) si è esibito per la prima volta in pubblico all’età di sette anni, eseguendo la Ciaccona in re minore di Bach e alcuni Capricci di Paganini. Ha collaborato con le più importanti orchestre del mondo e con direttori come sir John Barbirolli, Sergiu Celibidache, Carlo Maria Giulini, Lorin Maazel, Zubin Metha, Georges Prête, Mtislav Rostropovich, Wolfgang Sawallisch e Giuseppe Sinopoli. Accademico di Santa Cecilia dal 1978 e Commendatore della Repubblica Italiana dal 1981, Uto Ughi ha vinto nel 1997 il Premio “Una vita per la musica-Leonard Bernstein” e ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Italiana l’onori¬cenza di Cavaliere di Gran Croce per i suoi meriti artistici. Nei suoi concerti alterna un Guarneri del Gesù del 1744 e uno Stradivari del 1701, già appartenuto a Rodolphe Kreutzer, dedicatario della Sonata op. 47 di Beethoven.