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Cappella dei Falegnami

11-mar-2013

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Un tripudio di stucchi, putti e festoni nell’oratorio dell’ex Convento

è un oratorio barocco custodito nel convento di San Giuseppe dei Teatini, oggi sede della facoltà di Giurisprudenza. La decorazione delle pareti fu affidata a Giuseppe Serpotta, fratello del più noto Giacomo, che vi lavorò nel 1701, forse in collaborazione con il nipote Procopio, facendone un tripudio di putti, festoni, medaglioni. In origine i Padri Teatini, che avevano realizzato il convento agli inizi del Seicento, assegnarono l’oratorio a due congregazioni, quella di Gesù, Giuseppe e Maria e quella dei Servi del Santissimo Sacramento e Immacolata Concezione.

Ma nel 1805, quando il complesso religioso fu adibito a sede della Regia Accademia degli Studi (antesignana della moderna Università) e la cappella della confraternita di San Giuseppe dei Falegnami sacrificata per far posto all’attuale portico su via Maqueda, furono proprio loro – i Falegnami – a subentrare nella titolarità dell’oratorio barocco, mentre le altre confraternite si trasferirono altrove. Il presbiterio è ottocentesco, così come l’altare, realizzato in marmo da Giosuè Durante su disegno dell’architetto Giuseppe Venanzio Marvuglia.