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COMMEMORAZIONE/Ricordato il prof. Giaccone nel 28° anniversario dell’omicidio

11-ago-2010

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Un uomo e professionista onesto che non cedette al ricatto mafioso e non si lasciò intimidire dal ricatto della mafia. Si è svolta stamani, al Policlinico Universitario che gli è stato intitolato, la cerimonia di commemorazione, nel 28° anniversario della morte di Paolo Giaccone, direttore dell'Istituto di Medicina Legale dell’Università. Il docente fu trucidato per mano di sicari, tra i viali del Policlinico nei pressi dell’istituto di Medicina Legale dove aveva lavorato per decenni, la mattina dell’11 agosto 1982, perché non aveva voluto modificare una perizia decisiva su una impronta digitale trovata dagli investigatori sul luogo di una strage mafiosa compiuta a Bagheria nel dicembre del 1981. Secondo i magistrati l'esecutore materiale fu Salvatore Rotolo, mentre tra i mandanti figurano anche Totò Riina e Bernardo Provenzano.
Giaccone è stato ricordato dal pro rettore vicario dell'Università di Palermo Ennio Cardona il quale ha ricordato l’alta figura morale del docente che andò incontro alla morte con consapevolezza e coraggio, dal preside della facoltà di Medicina e Chirurgia Elio Adelfio Cardinale che ha definito Giaccone: “Un medico onesto. Un docente di Medicina legale – gentiluomo borghese, mite, integerrimo e preparato che non volle tradire la sua etica professionale. Un professionista normale che divenne eroe per compiere il suo dovere”.
L’attuale direttore dell'Istituto di Medicina Legale e Paolo Procaccianti ha illustrato la figura umana e professionale del suo predecessore e maestro indicandolo come “custode della legalità ed esempio da seguire e a cui guardare con grande ammirazione”. Alla celebrazione erano pure presenti la figlia Milly che ha lodato la presenza di tanti giovani alla commemorazione ed altre autorità civili e militari.
Il presidente del Senato della Repubblica Renato Schifani ha fatto pervenire ai familiari un messaggio nel quale afferma: “Nel giorno del ventottesimo anniversario della morte del professor Paolo Giaccone, desidero ricordarne il sacrificio e rinnovarne la memoria. La sua vita è stata per chiunque l'abbia conosciuto esempio di civiltà, rettitudine e integrità morale. All'amore per la verità, al rispetto per l'etica professionale e al rifiuto della corruzione e delle intimidazioni, Paolo Giaccone ha offerto il sacrificio estremo. Oggi noi tutti abbiamo il dovere di ricordare il Suo eroismo quotidiano e silenzioso, la sua passione civile, dote semplice e rara, e nel farlo, prendere coscienza di quale forza straordinaria, quasi rivoluzionaria, possa avere semplicemente compiere il proprio dovere”.