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ATTIVITA' FORMATIVE

30-nov-2023

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OFFERTA FORMATIVA GENERALE

Attività didattica e di ricerca del primo anno
Gli insegnamenti programmati al primo anno del corso di Dottorato ATESIP hanno come finalità:
- la trasmissione ai Dottorandi delle necessarie competenze e conoscenze utili all’acquisizione delle corrette metodologie e delle strumentazioni concettuali necessarie per la pratica della ricerca scientifica;
- l’approfondimento delle questioni proprie della metodologia della progettazione architettonica.
Gli insegnamenti si articolano in lezioni ex cathedra, attività seminariali e laboratoriali.
Le lezioni sono strutturate attraverso un’erogazione didattica frontale, di tipo modulare (singole lectio ex cathedra), svolta dai Docenti componenti il Collegio del Dottorato (cfr. Programma delle lezioni del I anno).
Le attività di tipo seminariale sono aperte alla comunità accademica, sono svolte dai Docenti del Collegio del Dottorato mediante esposizioni e trattazioni in forma dialogica con interlocutori esterni, costituiti da docenti universitari e studiosi appartenenti ad ambiti disciplinari fortemente correlati alle questioni affrontate dall’insegnamento e alle tematiche generali e specifiche del Dottorato.
Tra le attività di insegnamento di carattere istituzionale avanzato sono previste esperienze di didattica laboratoriale di tipo progettuale, da svolgersi in modalità intensiva.
Il laboratorio si sviluppa all’interno di una dimensione teorica di natura multidisciplinare ed interscalare, al fine di individuare metodologie e strumenti, sia teorici che operativi, adeguati alle questioni poste oggi dalla transizione ecologica, restituendo centralità al progetto di architettura nei processi di riconoscimento, cura e trasformazione dei contesti caratterizzati dal patrimonio artistico, urbano e ambientale, con particolare riguardo alla definizione spaziale e formale delle trasformazioni dei luoghi in relazione alla sostenibilità dell’abitare, anche in relazione al verde agricolo ed urbano.
Le lezioni, le attività seminariali e laboratoriali sono avviate con l’inizio dell’anno accademico e prevedono, per i Dottorandi, l’obbligatorietà della frequenza e delle verifiche intermedie e finali rispetto ad ogni attività, al fine del riconoscimento dei CFU assegnati.

Scheda attività formative I anno

Attività didattica e di ricerca del secondo anno
Gli insegnamenti programmati al secondo anno del Dottorato ATESIP consistono in:
- didattica frontale, di tipo modulare (singole lectio ex cathedra), svolta dai Docenti afferenti al Collegio del Dottorato (cfr. Programma delle lezioni del II anno);
- attività di tipo seminariale sulle tematiche connotative e caratterizzanti il Dottorato ATESIP organizzate e svolte dai Docenti del Collegio del Dottorato con il coinvolgimento diretto di docenti universitari e studiosi esterni.
- attività di tipo laboratoriale progettuale in modalità intensiva, finalizzata ad offrire ai dottorandi l’opportunità di mettere a fuoco metodologie, strumenti e approcci di definizione spaziale e formale dei luoghi già affrontate al primo anno, anche riguardo a dimensioni operative in interlocuzione con soggetti e istituzioni legate alla Pubblica Amministrazione o al patrimonio dei Beni Culturali.
Le descritte attività didattiche prevedono, per i Dottorandi, l’obbligatorietà della frequenza e delle verifiche intermedie e finali rispetto ad ogni attività, al fine del riconoscimento dei CFU assegnati.

Scheda attività formative II anno

Attività didattica e di ricerca del terzo anno
Gli insegnamenti programmati al terzo anno del Dottorato ATESIP consistono in:
- didattica frontale, di tipo modulare (singole lectio ex cathedra), svolta dai Docenti afferenti al Collegio del Dottorato (cfr. Programma delle lezioni del III anno) che affronterà la tematica dell’epistemologia e della conoscenza scientifica dell’architettura, dimostrando, mediante riflessioni di natura teoretica, come l’architettura debba essere intesa quale risultato di un “enunciato logico sulla forma” strettamente connesso al suo statuto ontologico.
- attività di tipo seminariale, organizzate e svolte dai Docenti del Collegio del Dottorato con il coinvolgimento diretto di docenti universitari e studiosi esterni, incentrate sulle tematiche del Dottorato ATESIP e con riferimento anche ai temi di ricerca delle tesi affrontate dai Dottorandi.
Le descritte attività didattiche prevedono, per i Dottorandi, l’obbligatorietà della frequenza e delle verifiche intermedie e finali rispetto ad ogni attività, al fine del riconoscimento dei CFU assegnati.

Scheda attività formative III anno


Ulteriori attività didattiche (seminari, attività di laboratorio e di ricerca, formazione interdisciplinare, multidisciplinare e transdisciplinare)

Attività di Laboratorio
Le attività di ricerca laboratoriale assumono particolare importanza in quanto saranno svolte presso infrastrutture di ricerca selezionate come partner in grado di ospitare il “laboratorio sperimentale” (al II anno) nel quale si introdurranno delle azioni di ricerca consistenti:

• nella sperimentazione sulle potenzialità d’uso di materiali derivati da scarti vegetali non frequentemente utilizzati nell’industria del campo edilizio;
• nella illustrazione dei criteri di progettazione e delle relative applicazioni alle diverse scale;

• nelle attività di progettazione architettonica sul campo, mediante pratiche laboratoriali continuative e realizzazione di prototipi sperimentali.
 
Attività presso Infrastrutture di ricerca
Le/i Dottorande/i svilupperanno attività, presso infrastrutture di ricerca con i quali sono stati stipulati degli accordi, finalizzata alla comprensione delle caratteristiche fisiche e ambientali delle essenze arboree, in funzione alla loro differente “posizione” nei contesti architettonici e ambientali e alle specificità rispetto agli scopi della ricerca.

L’attività di ricerca potrà principalmente contribuire nel collaudare:

- la formazione di elementi e parti architettoniche mediante assemblaggi e specifici principi compositivi dei materiali derivati da scarti da natura biologica;

- una mirata attività di progettazione, incentrata sull’utilizzo di tali materiali da impiegare nella costruzione di “piccole architetture”.

Gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali
Nella gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali si intende fare riferimento, principalmente al bacino del Mediterraneo come ambito geografico privilegiato, in cui le condizioni paesaggistiche, climatiche e le affinità contestuali e culturali possono consentire delle relazioni significative e comparabili.

In tal senso, sono state individuate come partner dell’attività di ricerca:
- l’EAM (Universidad de Málaga / Dipartimento Arte y Arquitectura Escuela Técnica  Superior de Arquitectura.
- l’ETSAM (Escuela Tecnica Superior de Arquitectura de Madrid Departamento de Proyectos Arquitectonicos);
- l’ULPGC (Universidad Politecnica de Las Palmas de Gran Canaria - Escuela de Arch Arquitectura);
Tale periodo di ricerca è finalizzato allo scambio e alla acquisizione delle conoscenze relative alle "buone pratiche" sul tema della ricerca e alle esperienze di rigenerazione "verde" architettonica e urbana elaborate nel contesto della penisola Iberica. Lavorando al fianco delle/dei ricercatrici/ricercatori dell’EAM, ETSAM, ULPGC la/il Dottoranda/o approfondirà parti della ricerca individuando alcuni casi studio ed elaborando specifici temi di progetto che gli permetteranno di redigere, anche attraverso lo strumento dell’intervista, schede, apparati critici e una antologia ragionata sui temi della sostenibilità e della rigenerazione urbana verde.
La/il dottoranda/o potrà svolgere:
- un soggiorno di ricerca facoltativo in Italia, presso altre istituzioni universitarie, compreso tra i 2 e 4 mesi;
- un soggiorno di ricerca facoltativo all’estero, presso le istituzioni universitarie coinvolte, compreso tra 4 e 6 mesi;
- un soggiorno di ricerca facoltativo all’estero, al di fuori delle istituzioni universitarie coinvolte, compreso tra 2 e 4 mesi.

Valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellettuale e dell’accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca
La valorizzazione e disseminazione dei risultati sarà strettamente correlata alla misurabilità degli stessi, attestabile mediante l’aumento della conoscenza derivante dall'attività della ricerca e sarà documentata, principalmente, dalla elaborazione finale delle tesi di dottorato. Queste ultime dovranno contenere tutti gli apparati scientifici e innovativi tali, da costituirsi, a sua volta, come base scientifica di riferimento per nuove prospettive di ricerca rispetto al tema.

Durante l’elaborazione delle ricerche i risultati ottenuti costituiranno oggetto di pubblicazioni scientifiche e disseminazioni attraverso la partecipazione a seminari, convegni, giornate di studio.
Al termine di ogni anno accademico le/i Dottorande/i dovranno produrre almeno uno tra:
- articolo su rivista scientifica (tipologia 1.01);
- contributo in atti di convegno pubblicato in rivista (tipologia 1.07);
- capitolo o saggio su volume dotato di ISBN (tipologia 2.01);
- contributo in atti di convegno pubblicato in volume dotato di ISBN (tipologia 2.07);
In ogni caso, la produzione pubblicistica non dovrà essere inferiore a quattro prodotti nell’arco del triennio. I contributi su volume o su rivista potranno essere scritti anche a più “mani” purché sia riconoscibile l’apporto individuale del singolo autore. Le riviste dovranno essere presenti negli elenchi delle riviste scientifiche dell’ANVUR.
Ad ognuna pubblicazione prodotta dalle/dai dottorande/i si attribuiscono 5 CFU.

Svolgimento delle attività di formazione previste dal Corso di Dottorato e Crediti Formativi Universitari attribuiti
Come stabilito dall’art. 13 “Svolgimento dei corsi”, del Regolamento dei Corsi di Dottorato di Ricerca dell’Università degli Studi di Palermo, le/i dottorande/i sono tenuti a svolgere, a tempo pieno, le attività previste dal Collegio del Dottorato che sono espresse in crediti formativi universitari (CFU).
In particolare, le suddette attività sono manifestate «in CFU (60 per ogni anno) e possono essere articolate, secondo le esigenze del corso di dottorato, anche in insegnamenti specialistici frontali, attività di laboratorio e di sperimentazione, alta formazione attraverso attività di ricerca, stage e redazione della tesi di dottorato, partecipazione a convegni e scuole. Ai sensi dell’art. 8, comma 13 del DM 226/2021, le attività formative svolte dai dottorandi in una o più sedi, certificate dal collegio dei docenti, sono riportate nel diploma supplement».

In termini crescenti e in relazione agli anni di frequenza del Corso di Dottorato, parte dei 60 CFU annuali da conseguire sono da riservare alla stesura della tesi di Dottorato in relazione al progetto di ricerca proposto.
In generale si prevedono:
- 10-15 CFU al primo anno da attribuire all’attività di enunciazione e di prima stesura del progetto di ricerca;
- 15-20 CFU al secondo anno da attribuire alle attività di significativo avanzamento di stesura della tesi di dottorato;
- 30-40 CFU al terzo anno da dedicare alla stesura ed elaborazione finale della tesi di Dottorato.

Le/i Dottorande/i sono tenuti alla compilazione di un registro delle presenze con indicazione delle ore dedicate alle diverse attività di formazione e di ricerca facendo riferimento alla tabella di equivalenza ore/CFU relativa alle suddette attività predisposta dal Dottorato.

Ammissione alle annualità successive del Dottorato
Al termine di ogni annualità le/i Dottorande/i devono presentare al Collegio dei Docenti del Dottorato, mediante l’adeguata e specifica documentazione prevista, gli esiti conseguiti nell’ambito delle attività formative obbligatorie programmate dallo stesso dottorato e in quelle ulteriori la cui partecipazione e frequenza è facoltativa.
Devono inoltre documentare lo stato di avanzamento del progetto di ricerca della tesi di dottorato individuato e in progressiva elaborazione. Inoltre, le/i Dottorande/i sono tenute/i alla compilazione di una tabella analitica e riassuntiva dei CFU conseguiti nelle diverse suddette attività formative e di ricerca svolte.
Sulla scorta di tali presentazioni e della documentazione prodotta, il Collegio dei Docenti esprime la valutazione in merito all’ammissione delle/dei Dottorande/i all’annualità successiva del Dottorato.