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NOMINA/Componenti esterni nel Cda dell’Ateneo di Palermo

19-giu-2013

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Nominati i due componenti esterni nel Cda dell’Ateneo di Palermo Sono Giancarlo Trevisone e Alberto Auteri i due componenti esterni che entrano a far parte del Consiglio d’amministrazione dell’Università di Palermo, che oggi si è riunito per la prima volta nella nuova composizione. Il primo, 68 anni, romano, prefetto della provincia di Palermo dal 2008 al 2010, è oggi commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso e presidente del tavolo tecnico per l’attuazione della normativa in materia di vittime del dovere. Auteri, 69 anni, immunologo,  messinese, è stato preside della facoltà di Medicina dell’Università di Siena dal 2003 al 2009 ed è oggi coordinatore e docente del corso integrato di Clinica medica nell’Ateneo toscano. “Due nomi di grande rilievo istituzionale e scientifico – commenta il rettore dell’Università di Palermo, Roberto Lagalla – che potranno dare un contributo significativo all’attività del Consiglio di amministrazione”.  È la prima volta che componenti esterni, in base a quanto previsto dal nuovo Statuto dell’Università di Palermo, entrano nel Cda dell’Ateneo. Il candidato di area medica (l’unica rimasta “scoperta”  dopo l’elezione degli altri membri del Cda) è stato designato dal Senato accademico a seguito della valutazione dei curricula inviati entro il 23 maggio scorso; l’altro è stato designato dal rettore. Le designazioni sono insindacabili. Cambiano anche le competenze del Consiglio di amministrazione. Se prima, tra Senato accademico e Cda, si poteva parlare di bicameralismo perfetto, adesso al Senato accademico toccano funzioni di indirizzo, di proposta e consultive e al Consiglio un più preciso ruolo gestionale. La carica di componente del Cda è incompatibile con qualsiasi incarico di natura politica; con interessi economici-professionali in conflitto anche potenziale con l’Ateneo; con la carica di rettore, di componente del Senato accademico, del Cda, del Nucleo di valutazione,  del collegio dei revisori  di altra Università italiana; con lo svolgimento di funzioni inerenti alla programmazione, al finanziamento e alla valutazione delle attività universitarie nel ministero o nell’Anvur;  con l’esistenza di vincoli di parentela o affinità, fino al quarto grado compreso, con il rettore, il direttore generale o un componente del Senato accademico. I componenti del Consiglio di amministrazione durano in carica tre anni e il loro mandato è rinnovabile per una sola volta.