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5. RICERCA

31-gen-2017

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Ai fini della valutazione globale della ricerca, nel periodo Dicembre 2015-Febbraio 2016, è stato costituito un Gruppo di Lavoro STEBICEF che ha analizzato tutta la produzione scientifica dei componenti il Dipartimento nel periodo 2011-2014 valido ai fini della VQR. Sebbene i risultati non siano ancora noti alla data di stesura del presente piano strategico, si ritiene che il metodo approntato dalla commissione abbia contribuito ad una maggiore consapevolezza della scelta operata dai componenti del dipartimento in merito alla presentazione dei lavori per la VQR. Sulla base di queste considerazioni, di concerto con le azioni coordinate di ateneo per la prossima VQR, verranno impostate azioni di monitoraggio annuale della produzione scientifica affinché sia possibile il raggiungimento degli obiettivi quali-quantitativi prefissati per la produzione scientifica.

Queste azioni, da implementare necessariamente nel triennio 2017-19 troveranno riscontro nel lungo termine, in occasione della prossima VQR.

Sul medio termine (risultati ricadenti nel triennio) è necessario consolidare le capacità progettuali ed incrementare le candidature attraverso azioni mirate di supporto e coordinamento. In questa azione un punto di forza del Dipartimento è la presenza di differenti competenze al suo interno che permettono di studiare singoli problemi con approcci multidisciplinari necessari per affrontare la sfida della ricerca e le competizioni per finanziare attività scientifiche del Dipartimento.

5.1 Obiettivi

Produzione scientifica

Per quanto riguarda gli aspetti quantitativi, l’obiettivo è quello di raggiungere il 100% di copertura di lavori da presentare per la prossima VQR.

Per gli aspetti qualitativi seppur esclusivamente di tipo bibliomentrico, indipendentemente dal numero totale di pubblicazioni nell’anno il Dipartimento ha come obiettivo il mantenimento di una percentuale di lavori in Q1 e Q2 stabilmente attestabile intorno al 60 ± 5% della produzione scientifica del dipartimento, con una prevalenza di lavori in Q1.

Attrattività di risorse

A causa della cadenzialità dei bandi e dei tempi necessari per la valutazione ed il finanziamento, la progettualità su bandi competitivi nazionali ed internazionali avrà il suo effetto nel medio termine, in genere dopo almeno un anno dall’inizio delle attività per la predisposizione dei progetti. Pertanto, nell’impossibilità di predisporre azioni “correttive” in fase di predisposizione dei progetti è obiettivo del dipartimento aumentare il numero (indicatore di riferimento: progetti presentati nel 2015) e la qualità dei progetti (indicatore di riferimento: valutazione media dei progetti presentati in precedenza, anche se non finanziati), qualità intesa in termini scientifici ma anche in termini di impostazione della proposta.

Nel breve termine, è obiettivo del dipartimento l’incremento delle collaborazioni scientifiche con contributi da parte di aziende o soggetti terzi in grado di coprire tutto o parte dei costi relativi alla ricerca ed alla manutenzione delle apparecchiature scientifiche utilizzate per la sua realizzazione. A tale scopo, piuttosto che un indicatore finanziario (somme introitate) il cui incremento è sempre auspicabile, si ritiene strategico l’aumento del numero di collaborazioni/convenzioni come creazione di quel tessuto di potenziali partner da coinvolgere nella progettazione su bandi.

5.2 Azioni

Per un effettivo raggiungimento dell’obiettivo quantitativo sulla produzione scientifica, verranno monitorati annualmente nel corso del prossimo triennio il numero di lavori prodotti, pesati ciascuno per il numero di autori interni all’Ateneo, tenendo presente che il raggiungimento certo dell’obiettivo si ottiene quando ciascun docente del dipartimento ha un numero di lavori pesati pari almeno al numero di prodotti da presentare per la VQR (ad esempio: 6 lavori tutti con 3 autori interni all’Ateneo corrisponde a 2 lavori pesati, sufficienti per evitare “sovrapposizioni” nella presentazione ai fini VQR). Ai fini del mantenimento della qualità verranno stimolate le collaborazioni interdisciplinari anche interne al dipartimento attraverso l’identificazione di tematiche di ricerca dipartimentale dove convogliare le competenze di diversi gruppi di ricerca.

Per cogliere al meglio le opportunità offerte dalla programmazione internazionale, nazionale e regionale verranno organizzati degli incontri dedicati alle varie tipologie progettuali al fine di monitorare, e se necessario coordinare, le candidature del dipartimento, evidenziando difficoltà anche pratiche nella progettazione e ricercando soluzioni attraverso le esperienze di chi ha già partecipato con valutazioni positive a quelle stesse tipologie progettuali. Particolare risalto verrà dato ai progetti sviluppabili individualmente coinvolgendo i potenziali candidati per bandi ERC-Starting e Consolidatore azioni MSCA Incoming, che permettono, su tematiche libere, di attrarre risorse umane e finanziarie senza vincoli di partnership. Un incontro verrà anche organizzato per il supporto alle candidature come esperti valutatori regionali, nazionali ed internazionali.

Promuovere, nei tempi e modi definiti dall’Ateneo, la progettualità interdipartimentale nella didattica e nella ricerca anche ad esempio attraverso iniziative formative e di ricerca trasversali, e la condivisione di grandi strumentazioni (es. ATeN- Center, Cladibior).

Perseguire politiche di integrazione tra i ricercatori di STEBICEF e i colleghi di altri Enti pubblici e privati presenti sul territorio per la creazione di filoni di ricerca che siano attrattivi. Questo per permettere il riconoscimento delle attività da parte di ricercatori esterni all’Università e favorire la partecipazione a network competitivi.

Infine, per massimizzare la capacitaÌ€ tecnologica a supporto delle attività progettuali, delle convenzioni e delle collaborazioni, sia interne che esterne al dipartimento, verranno “inventariate” le potenzialità offerte dalle strumentazioni del dipartimento per renderle sempre piuÌ€ fruibili sia ai singoli ricercatori che ai gruppi di ricerca dell’intero Dipartimento. A tale scopo sarà necessario predisporre regolamenti e procedure che tengano conto dei costi vivi, della manutenzione e della responsabilità della gestione strumentale.