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05/A1: BOTANICA

17-set-2019

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Il settore si interessa dell'attività scientifica e didattico-formativa nei campi della botanica generale, sistematica, farmaceutica, ambientale e applicata. Botanica generale: biologia dei vegetali a tutti i livelli di organizzazione, compresi procarioti autotrofi, alghe e funghi, e loro simbiosi. Di questi organismi studia i meccanismi riproduttivi, l'organizzazione strutturale e funzionale e il loro divenire, per stabilirne le relazioni e interpretarne, in chiave evolutiva, strutture e funzioni. Analizza le modalità con cui cellule e organi acquisiscono la capacità di svolgere funzioni specializzate; evidenzia le relazioni fra aspetti citologici, ultrastrutturali, istologici, anatomici, morfologici, organografici, fisiologici e il ruolo dei metaboliti secondari inquadrandoli nelle caratteristiche dell'ambiente di sviluppo, nonché le basi molecolari dello sviluppo dei vegetali. Studia inoltre l'elaborazione e l'applicazione delle metodiche funzionali alle indagini di pertinenza e le relative applicazioni biotecnologiche. Botanica sistematica: studia la diversità tassonomica e biologica dei vegetali attuali e fossili – di tutti gli organismi fotosintetici, i funghi, e i relativi simbionti - la loro evoluzione e le relazioni di affinità. Campi di azione sono il rilevamento floristico, l’analisi della biodiversità a livello genetico, di popolazioni e di specie, la ricognizione dei taxa elementari, la teoria e le tecniche classificatorie dei gruppi di diversità, il loro uso per analisi biogeografiche e la diagnostica di piante foraggere, officinali e tossiche. Strumenti sono l'acquisizione di informazioni corologiche, biologico-riproduttive, popolazionistiche, paleobotaniche, palinologiche, morfo-anatomiche, istologiche, citologiche, citogenetiche, genomiche, molecolari. Tali informazioni sono elaborate con criteri fenetici, ivi inclusa la tassonomia numerica, filogenetici e cladistici. I contenuti della Botanica sistematica trovano espressione anche nella museologia naturalistica (Orti botanici, Erbari), nonché nella storia e didattica della Botanica. Botanica ambientale e applicata: studia la distribuzione, le strategie adattative, l’uso delle risorse, le relazioni con l’ambiente dei viventi procarioti ed eucarioti fotosintetici e dei funghi. Utilizza i diversi approcci della botanica, della fitogeografia, dell'ecologia vegetale, dell’aerobiologia, della biologia vegetale applicata e dell’ecologia del paesaggio. Studia la filogenesi e l'organizzazione morfo-funzionale delle piante spontanee e di interesse agrario, forestale, veterinario ed etnologico, i meccanismi attraverso i quali gli organismi crescono, si riproducono e interagiscono e la diversità floristica e vegetazionale in condizioni ambientali differenti. Si occupa inoltre di conservazione e gestione della biodiversità (specie, comunità, ecosistemi e paesaggio), corologia, auto e sinecologia, classificazione della vegetazione (fitocenologia, fitosociologia e sindinamica), nonché delle interazioni tra le diverse componenti ambientali anche in relazione alle alterazioni indotte dall’uomo. Ulteriori ambiti di interesse sono la conservazione e gestione della natura, le valutazione ambientali e l’educazione ambientale. Botanica farmaceutica: studia le fonti di sostanze biologicamente attive di interesse farmaceutico, cosmetico e salutare con specifico riferimento alla loro identificazione. Si rivolge allo studio della biosintesi di principi attivi e fitocomplessi, compresa la caratterizzazione morfologica delle droghe e dei loro derivati. Altri campi collegati sono: lo studio dell’etno-farmaco-botanica, delle piante tossiche e dei prodotti biologicamente attivi ottenibili da fonti rinnovabili, anche attraverso processi biotecnologici.