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29-giu-2020

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Insieme per la sicurezza alimentare


L’Ateneo di Palermo collabora con l’EFSA - Autorità Europea

per la Sicurezza Alimentare


Il cibo è essenziale per la vita. La consulenza scientifica dell'EFSA contribuisce a proteggere i consumatori, gli animali e l'ambiente dai rischi legati agli alimenti.

 

In data 18 dicembre 2019, il Consiglio di Amministrazione dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha incluso l’Università degli Studi di Palermo nella lista degli Enti competenti negli Stati membri (ai sensi Art. 36 of Regulation EC 178/2002 and Art. 1 of Regulation EC 2230/2004) che possono svolgere vari compiti a sostegno delle attività dell'EFSA, compresi i lavori preparatori per i pareri scientifici, l'assistenza scientifica e tecnica, la raccolta di dati e l'individuazione di rischi emergenti. L'EFSA è un'agenzia dell'Unione europea istituita nel 2002 con il Regolamento (CE) n. 178/2002 (2). La sua sede è a Parma, in Italia. Fornisce consulenza scientifica e una comunicazione efficace in materia di rischi, esistenti ed emergenti, associati alla catena alimentare. L’EFSA, in qualità di organismo incaricato della valutazione del rischio (3), elabora pareri scientifici e fornisce consulenze che formano il fondamento della legislazione e delle politiche europee in materia di catena alimentare.

L’ambito di competenza comprende:

 

                                                                                               Sicurezza degli alimenti e dei mangimi

                                                                                               Nutrizione umana

                                                                                               Salute e benessere degli animali

                                                                                               Protezione delle piante

                                                                                               Salute delle piante

 

 

L’EFSA svolge un ruolo importante anche nella raccolta e nell’analisi dei dati, per garantire che la valutazione europea del rischio sia suffragata dalle più esaurienti informazioni scientifiche disponibili. E lo fa in cooperazione con gli Stati membri dell'UE.

 

L’articolo 36 del Regolamento (CE) n. 178/2002, che istituisce l’EFSA, prevede che la stessa si avvalga della cooperazione di organizzazioni che possano supportare e assistere l’Autorità, da sole o in rete, nel raggiungimento degli obiettivi previsti attraverso l’affidamento, da parte della stessa, di compiti di preparazione di pareri scientifici, di assistenza scientifica e tecnica, di raccolta dati e di individuazione dei rischi emergenti. L’Università di Palermo è organismo scientifico accreditato presso l’EFSA ed entra a pieno titolo con le sue numerose competenze riguardo il settore agro-alimentare, della nutrizione umana ed animale, della valutazione del rischio lungo tutta la filiera agro-alimentare nella lista degli organi competenti. Tuttavia, la collaborazione con l’EFSA, non si limita solo ai settori sopra indicati ma coinvolge l’intero Ateneo nelle diverse tematiche di ricerca.

L’EFSA ha quindi istituito una lista di 300 Organismi designati per la cooperazione scientifica facenti parte di tutta Europa inclusi i Paesi non membri qualiGran Bretagna, Islanda e Norvegia(5). Per l’Italia ne sono stati inclusi solo 31 e l’Università di Palermo può essere fiera di fregiarsi di questo titolo e questa opportunità assieme ad altre grandi ed importanti Istituzioni. Per il nostro Paese sono state infatti incluse altre 13 Università ed altri Enti tra cui figurano ad esempio il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria. Fare parte degli organismi art. 36 , oltre a poter partecipare a specifici bandi e finanziamenti, permette di rafforzare i legami tra queste organizzazioni attraverso il coordinamento di attività congiunte, lo scambio di informazioni, lo sviluppo e l'attuazione di progetti scientifici congiunti. Questo lavoro di rete rafforza ulteriormente la condivisione delle competenze e delle migliori prassi in questi settori scientifici.