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SERGIO INTORRE

«Un complesso riunito dalla casualità, selezionato da una sorte perfida»: Maria Accascina e l’allestimento delle opere salvate dal terremoto del 1908 nel Museo Nazionale di Messina

Abstract

Nel 1949 venne affidata a Maria Accascina la direzione del Museo Nazionale di Messina, incarico che ricoprirà fino al 1963. Il riordinamento delle opere che la studiosa trovò sparse tra l'ex filanda Mellinghoff e la spianata all'esterno fu un'impresa titanica per la quantità e l'eterogeneità dei materiali, che venne portata a termine in tempi relativamente brevi (il nuovo allestimento venne inaugurato il 6 giugno del 1954). Nell'azione di riordino ebbero un ruolo particolarmente importante le opere sopravvissute al terremoto del 1908, che, pur nella sua tragicità, come nota la stessa Accascina a proposito delle collezioni del Museo, “causò una improvvisa crescita del patrimonio artistico perché ebbe l’aggiunta di quanto si riusciva a salvare in tutta Messina”. L’opera di Maria Accascina riprese il lavoro “encomiabile” realizzato da Enrico Mauceri fino al 1926, interrompendo così il vuoto più che ventennale successivo ad esso e proiettando il Museo di Messina in una dimensione europea.