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CARL ALEXANDER AUF DER HEYDE

«Noi sediamo sulle rive del Po, lamentando la cattività del nostro paese»: gli ebrei nell’esilio babilonese come iconografia politica del Risorgimento

Abstract

Quella degli Ebrei nell’esilio babilonese è un’iconografia romantica ben conosciuta in Germania e Francia che, varcata i confini del Bel paese, assume la valenza di una metafora delle condizioni d’Italia dopo le fallite insurrezioni del 1848. A spianare la strada per l’uso massiccio di metafore bibliche da parte dei patrioti risorgimentali è soprattutto l’ampia circolazione di versioni poetiche che propongono dei salmi un’interpretazione laica invisa agli ambienti clericali, ma dal forte impatto sulla comunicazione dei volontari. Queste componenti letterarie e culturali generano un contesto ricettivo carico di ambivalenza politica che viene sfruttato dagli artisti rivelandosi, però, inefficace nel momento in cui – dopo l’Unità d’Italia – l’artista non deve più contare sulle facoltà analogiche del pubblico.