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D096 - TECNOLOGIE E METODI PER LA FORMAZIONE UNIVERSITARIA

FORMAZIONE DISCIPLINARE

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Le attività formative frontali di base previste per gli allievi del Dottorato in Tecnologie e Metodi per la Formazione Universitaria ammontano a 120 ore di lezione. Tali attività prevedono la partecipazione a corsi dedicati agli allievi del dottorato. È incoraggiata anche la partecipazione a cicli di lezioni e seminari organizzati dal collegio dei docenti, la frequenza di scuole internazionali e di convegni tematici e trasversali.

L’offerta formativa si articola in 16 insegnamenti, la cui scelta viene concordata dal collegio dei docenti secondo le necessità e richieste degli studenti. Il riconoscimento delle ore è effettuato attraverso la valutazione, tramite esame, delle attività svolte dagli allievi.

I corsi disciplinari dedicati sono i seguenti

 

N.Denominazione dell’insegnamentoOreAnno in cui l’insegnamento può essere frequentatoDescrizione del corso

1.

Pratiche, Metodi, Strumenti, Teorie per insegnare la letteratura  

20  


secondo anno  

Il ciclo di lezioni intende affrontare alcune tra le questioni più basilari e fondative dell’insegnamento della letteratura italiana: gli orizzonti teorici della disciplina, i metodi e le pratiche di insegnamento, la pratica del commento, dell’analisi e della riscrittura del testo letterario, la lettura come processo di attivazione del testo, i generi e le forme della letteratura. Il corso si articolerà in lezioni che si ripropongono di offrire un panorama di riferimenti bibliografici e critici aggiornato, di descrivere e discutere le metodologie di insegnamento della letteratura più rispondenti alla funzione cognitiva, estetica e formativa che essa si riconosce, di proporre percorsi e strategie di lettura dei testi che favoriscano la costruzione di competenze letterarie.  

2.

Metodi e tecniche di ricerca in didattica della fisica e delle discipline scientifiche  

20  


secondo anno  

Parte 1: La ricerca in didattica della fisica e delle discipline scientifiche
I paradigmi nella ricerca in didattica delle discipline scientifiche. Modelli mentali. Senso comune e conoscenza scientifica. Cambiamento concettuale. Conoscenza scientifica e conoscenza insegnata.
Parte 2: Analisi dei risultati di apprendimento.
I paradigmi di ricerca nelle scienze comportamentali. Costruzione e validazione di un questionario. Affidabilità e coerenza. Analisi quantitativa e contesti di utilizzo. Statistica descrittiva e statistica inferenziale. Scelta e utilizzo di varie tecniche. Prove statistiche parametriche e non parametriche. Misure di correlazione e test di significatività. Teoria dei test classica, analisi del contenuto, analisi fattoriale, analisi di cluster, analisi implicativa, analisi della similarità, test response theory, model analysis. Analisi qualitativa e contesti di utilizzo: protocolli di intervista e relativa analisi. Analisi semantica del contenuto. Analisi multimetodo. Discussione su esempi applicativi nella ricerca in didattica delle discipline scientifiche  

3.

Metodologie di ricerca in Didattica della Matematica  

20  


secondo anno  

Il corso si propone di tracciare le linee teoriche e metodologiche di ricerca in Didattica
della Matematica con un focus esplicito relativo all’innovazione e al miglioramento
dell’insegnamento della stessa disciplina principalmente in ambito universitario. Sulla
base delle più recenti ricerche scientifiche in ambito nazionale ed internazionale nel
campo della Ricerca in Didattica della Matematica, si offrirà quindi ai dottorandi la possibilità di conoscere e analizzare alcuni dei progetti di ricerca italiani e stranieri, rilevanti per la tematica trattata. Oltre a ciò si favorirà anche la possibilità di sperimentare direttamente alcune delle buone prassi di insegnamento/apprendimento
principalmente universitario discusse in letteratura in contesti nazionali ed internazionali.
Con questo obiettivo, dopo una parte più teorica proposta attraverso lezioni frontali e/o dialogate, il corso di dottorato prevedrà quindi anche delle attività laboratoriali capaci di favorire anche la collaborazione peer mentoring tra i dottorandi stessi  

4.

Metodologia e ricerca della didattica della lingua italiana  

20  


secondo anno  

Il corso si propone di individuare i principali modelli di insegnamento della lingua italiana tenendo conto degli approcci metodologici più innovativi che possono essere applicati soprattutto in ambito universitario. Alla luce delle principali ricerche di didattica della lingua italiana si svilupperà un percorso laboratoriale che possa offrire ai dottorandi la possibilità di testare le conoscenze e le competenze acquisite.  

5.

Metodi e Strumenti per la formazione in Didattica della Chimica  

20  


secondo anno  

Il corso ha l’obiettivo di fornire agli studenti del dottorato gli strumenti minimi per poter formulare adeguatamente un modulo o un percorso didattico in Chimica. E’ indirizzato agli studenti con diverse formazioni e per questo verrà dedicato tempo alla definizione e all’approfondimento dei concetti fondanti della disciplina. Una parte consistente del corso sarà orientato ad inquadrare la Chimica all’interno delle discipline STEAM evidenziando i punti di connessione e le peculiarità della disciplina. Infine verrà dedicato del tempo a chiarire com’è definita la Chimica nell’attuale contesto sociale, economico e culturale, considerando gli strumenti e le modalità con cui essa viene comunicata.
6ore - Natura della Scienza. Rapporto della Chimica con le altre discipline. Chimica e società.
5ore - La struttura logica della chimica e i suoi concetti fondanti a livello macroscopico (sostanza semplice, sostanza composta, stato fisico, ecc.) e microscopico (modello particellare della materia)
3ore - L’uso dei modelli nella didattica della Chimica e strumenti multimediali
4ore - La didattica laboratoriale in Chimica
2ore - La comunicazione della chimica  

6.

Dinamiche di gruppo e gestione del clima d'aula  

20  


primo anno  

Il corso persegue la finalità generale di sviluppare e/o potenziare la capacità di gestione della dinamica di un gruppo, nel contesto formativo, per migliorare il clima d’aula e ottimizzare l’efficacia degli apprendimenti.
In particolare, si individuano i seguenti obiettivi specifici:
1. sviluppare capacità di osservazione e lettura della dinamica di un gruppo;
2. riconoscere e gestire gli aspetti base della dinamica di un gruppo-aula;
3. acquisire competenze per la scelta e l’impiego di metodologie di lavoro di gruppo in funzione dei diversi contesti formativi e di target diversificati;
4. sviluppare maggiori abilità nell’uso di strumenti psico-pedagogici in grado di facilitare il clima d’aula e migliorare la comunicazione tra docenti e tra docenti e studenti.
I contenuti svilupperanno tematiche specifiche come di seguito riportato:
1. Definizione di gruppo nella prospettiva psicosociale e dinamica
5. Elementi chiave della gestione della dinamica di gruppo: interazione, coesione, sistema dei ruoli, stili di leadership, conflitti, cultura organizzativa);
2. Dal gruppo al gruppo di lavoro collaborativo
3. Strategie per gestire contrasti/conflitti di gruppo e in gruppo
4. Strategie di miglioramento del clima d’aula

La metodologia didattica utilizzata sarà di tipo attivo, privilegiando l’uso di metodi che, in associazione con le tradizionali lezioni frontali ed esercitazioni, possano consentire una partecipazione esperienziale e riflessiva al processo formativo.
I metodi privilegiati saranno: lavori e discussioni in assetto di piccolo gruppo, role playing e simulate, analisi dei casi; l’obiettivo didattico da raggiungere, attraverso le suddette metodologie attive sarà quello di attivare un coinvolgimento del target sul piano cognitivo e affettivo-relazionale, in grado di stimolare positivamente i processi di apprendimento.  

7.

Progettazione delle attività didattiche universitarie ed employability  

20  


secondo anno  

La finalità del corso è quella di proporre una visione integrata della formazione universitaria che comprenda la valorizzazione di una modalità didattica “tradizionale” integrata con attività di didattica partecipativa, laboratoriale ed esperienziale connessa alle esigenze legate alle prospettive professionali delle diverse discipline. Verrà mantenuta una attenzione specifica alla proposizione di uno sviluppo di competenze che non si fermi alla risoluzione di problemi noti ma che consenta di avere strumenti conoscitivi e di riflessione tali da affrontare e/o produrre tematiche innovative.

In particolare, si individuano i seguenti obiettivi specifici:
1. Fornire strumenti agli allievi in merito alla esplorazione, per le diverse discipline/aree professionali, delle esigenze di professionalità a medio e lungo termine;
2. Favorire la comprensione delle dinamiche sottese al mercato del lavoro connesso alla alta formazione universitaria e post-universitaria;
3. Stimolare la ideazione di percorsi di studio integrati, basandosi sui diversi scenari delle diverse aree professionali, dedicando adeguato spazio alle prospettive di innovazione dei differenti settori;
4. Favorire lo sviluppo di percorsi universitari integrati, in grado di coinvolgere gli allievi e renderli capaci di interagire in maniera proattiva nel mercato del lavoro.

I contenuti svilupperanno tematiche specifiche come di seguito riportato:
1. Modelli e strumenti di indagine dei fabbisogni formativi;
2. Le dinamiche del mercato del lavoro e la evoluzione delle richieste di competenza;
3. Lo sviluppo delle competenze negli adulti e la progettazione ed integrazione delle attività didattiche universitarie
4. Lo sviluppo di competenze trasversali e la progettazione di attività volte allo sviluppo delle soft skills in università.  

8.

Didattica laboratoriale e modalità comunicative  

20  


primo anno
secondo anno  

Il corso sarà centrato sulla metodologia laboratoriale nella didattica universitaria, facendo riferimento all'apprendimento attivo e partecipativo centrato sull'esperienza e sulla riflessione sull'esperienza a livello individuale e di gruppo. Verrà quindi dato modo ai dottorandi di sperimentare come promuovere l'autonomia degli studenti, il pensiero critico e la capacità di apprendere ad apprendere anche grazie allo scambio tra pari e alla dimensione di gruppo di lavoro. Particolare attenzione verrà data alla multimodalità della comunicazione ed alla sua valenza nella relazione formativa. In generale si terrà conto della inscindibilità delle componenti cognitive, emotìve e affettivo-relazionali nei processi di apprendimento.
Per quanto riguarda gli obiettivi specifici, i dottorandi sperimenteranno in prima persona le metodologie didattiche da adottare, per essere in grado di far sviluppare agli studenti:
1. la capacità di problem solving;
2. il pensiero creativo;
3. la capacità rifessiva e autoriflessiva
4. la capacità di interazione tra pari
5. la capacità di lavorare in piccolo gruppo
6. le capacità comunicative in una prospettiva embodied
7. la fiducia in se stessi e nelle proprie potenzialità
I contenuti svilupperanno tematiche specifiche come di seguito riportato:
1. definizione di apprendimento attivo e partecipativo
2. apprendimento significativo e pensiero creativo
3. La dimensione sociale dell'apprendimento, la relazione tra pari e il lavoro di gruppo
4. Specificità e caratteristiche dell'apprendimento dall'esperienza
5. la metodologia del problem solving
6. la prospettiva embodied sull'apprendimento (intersoggettività, integrazione mente/corpo, aspetti psico-emotivi, sensoriali cognitivi)
7. la multimodalità della comunicazione in una prospettiva formativa.  

9.

Ricerca in didattica della Fisica  

20  


secondo anno  

Vengono illustrate le principali metodologie didattiche di active learning per l’apprendimento della fisica e delle discipline scientifiche. Quale approccio consente di raggiungere una comprensione profonda e critica di una teoria scientifica? A partire dall’analisi di casi concreti, in gruppo, si progetta una piccola attività di ricerca in didattica della fisica, dalla progettazione alla sperimentazione e raccolta dati fino alla stesura di un paper su rivista.  

10.

Didattica per gli obiettivi di Sviluppo Sostenibile  

20  


primo anno  

L’educazione allo Sviluppo Sostenibile passa necessariamente attraverso i canali della formazione universitaria. Uno degli obiettivi a cui deve mirare la ricerca in didattica è lo sviluppo di metodologie volte a creare un ‘pensiero sostenibile’ sin dai primi anni di studio. Dopo una breve presentazione delle fasi di progettazione e implementazione di un corso multidisciplinare sugli obiettivi di Sviluppo Sostenibile, il gruppo individua un argomento tra quelli trattati nei corsi di base e progetta un’attività didattica che colleghi il tema scelto con gli obiettivi di sviluppo sostenibile.  

11.

Writing Scientific Papers in English  

15  


primo anno  

Writing Scientific Papers in English (WSPE) is a course for PhD students who are beginning to publish their research in English. The course aims to help participants discover the conventions of research articles in English and to provide useful tools that will enable them to write academic papers independently in the future. WSPE is a soft skills course worth 15 hours. The course focuses on conventional text structures and language which are commonly used in research articles in English, considering standard article sections such as Introductions, Methodology and Results sections.  

12.

Innovation Management  

10  


primo anno  

Innovation Management is nowadays a recognized discipline that concerns scientific knowledge and professional skills. In the current economic environment, the transfer of technological development results into products and services, which must be both profitable for businesses and useful to society, is in fact not immediate and requires special capabilities. Innovation management covers both strategic and technical-operational decisions, as well as the definition of those core competences for the management and support of innovation processes and product and service development. The course mainly aims at blending a managerial perspective, so to make the doctoral student capable of understanding the innovation process, to the more traditional perspectives from the specific design disciplines.  

13.

Ambienti di calcolo e simulazione per la ricerca sperimentalee  

30  


primo anno
secondo anno  

Tutte le attività di ricerca sperimentale, sia nelle materie STEM, sia nelle materie umanistiche, si basano sempre più spesso sulla possibilità di rappresentare, memorizzare, elaborare, visualizzare dati sperimentali (provenienti da esperimenti, simulazioni, analisi di testi, questionari, comportamenti degli utenti, ecc). Le attuali tecnologie informatiche mettono a disposizione degli strumenti molto evoluti e facilmente accessibili ed utilizzabili. Nel corso si presenteranno quindi gli strumenti basati sul linguaggio di programmazione Python, le relative librerie di analisi dati, e gli ambienti di simulazione e calcolo (come i Notebook Computazionali, ad esempio Jupyter).  

14.

Premesse, prospettive e sistemi nella ricerca della didattica della lingua italiana  

20  


secondo anno  

Dall’analisi dei cambiamenti della cultura e della lingua, vengono analizzate e predisposte, a seconda dell’ambito di applicazione, le prospettive nuove dell’insegnamento della lingua italiana, con l’ausilio degli avanzamenti della tecnologia. Dalla proiezione del sistema dell’italiano nel registro standard si individuano, attraverso gli strumenti, le teorie e le metodologie più avanzate della ricerca, costanti e varianti nell’arco storico della lingua per consentire, con attività laboratoriale di gruppo, di applicare le conoscenze acquisite nella prospettiva di un miglioramento dei processi di apprendimento e di insegnamento della lingua.  

15.

Promozione del benessere psicologico e di processi inclusivi in ambito scolastico/universitario  

20  


primo anno  

Sulla base delle principali teorie e delle metodologie di ricerca ed intervento in psicologia clinica e dinamica, verranno discussi modelli ed approcci evidence-based rivolti alla promozione del benessere e della qualità dell’esperienza scolastica/universitaria, alla comprensione dei processi che orientano le scelte formative. Verrà rivolta particolare attenzione a processi inclusivi e percorsi/approcci basati sui principi dell'“Universal Design for learning” per la promozione di processi inclusivi per studenti con Special Educational Needs.  

16.

Learning analytics: fondamenti e innovazioni  

20  


secondo anno  

La disciplina dei “learning analytics” mira ad estrarre, valutare ed analizzare informazioni quantitative (sulla frequenza, sulla valutazione, sulle competenze) emergenti dalle attività didattiche di tipo tradizionale o innovativo. Con l’incremento delle attività di tipo digitale nei percorsi didattici, la quantità di dati disponibili è decisamente aumentata, aprendo la strada verso analisi decisamente più approfondite. Il corso tratterà le tecniche relative questa disciplina, con particolare enfasi sull’impatto sulla didattica, ad esempio attraverso la personalizzazione dei percorsi formativi sulla base dei risultati di analisi intelligenti.  

 

N.Tipo di attivitàDescrizione dell attività formative

1.

Seminari  

Seminari e attività di ricerca presso laboratori didattici anche in strutture esterne. Project work in collaborazione con altri dottorati. Corsi di didattica disciplinare o trasversale presso altri dottorati o lauree magistrali.  

2.

Valorizzazione e disseminazione dei risultati, della proprietà intellettuale e dell’accesso aperto ai dati e ai prodotti della ricerca  

UniPA organizza una serie di giornate di formazione dedicate alla valorizzazione dei risultati della ricerca e della proprietà intellettuale, dirette ai ricercatori ed agli allievi dei corsi di dottorato.  

3.

Gestione della ricerca e della conoscenza dei sistemi di ricerca europei e internazionali  

UniPA organizza una serie di giornate di formazione dedicate alla gestione della ricerca, della conoscenza dei sistemi di ricerca e dei sistemi di finanziamento, dirette ai ricercatori ed agli allievi dei corsi di dottorato.
Gli allievi di dottorato possono essere coinvolti in attività di preparazione dei progetti di ricerca PRIN e FIRB e dei progetti di mobilità finanziati dagli atenei.
UniPA organizza delle giornate di formazione dedicate ai tempi dell'innovazione didattica, tramite il Centro per l'Innovazione e il RInnovamento della Didattica Universitaria e il Progettore Mentore: i dottorandi possono essere coinvolti in tali attività.  

4.

Perfezionamento informatico  

L'attività di ricerca del dottorato può prevedere l'uso di programmi per l'analisi di dati ottenuti da sperimentazioni didattiche (SPSS, Mathematica, MatLab, codici dedicati, etc.) e per simulazioni e l'utilizzo dei principali Learning Management System. La formazione in tal senso è curata in alcuni dei corsi previsti dal dottorato e, in alcuni casi, anche dai tutor.  

5.

Perfezionamento linguistico  

Il CLA (Centro Linguistico di Ateneo di UniPA) organizza corsi di formazione linguistica aperti agli allievi dei corsi di dottorato. Inoltre, il CLA fornisce corsi di Italiano per stranieri aperti agli studenti stranieri dei corsi di dottorato.  

 

È, infine, previsto che i dottorandi possano svolgere attività di tutorato, di didattica integrativa (per 30 ore) e di Terza Missione (per 25 ore)