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ZEILA TESORIERE

L’Infrastruttura che cura : scenari architettonici di trasformazione per gli ecosistemi ai margini della circonvallazione di Palermo

Abstract

Nella prospettiva circolare di produzione, consumo e rigenerazione ormai divenuta indispensabile, costruire si afferma come uno degli atti a più elevato impatto ambientale. Per un’autentica mutazione, l’architettura deve affrontare il progetto attraverso un approccio interrelato e intendere ogni atto di costruzione come un atto di co-costruzione. Ciò significa comprendere la Terra non come somma di luoghi, ma come sistema inscindibile di viventi e materie che non possono evolvere separatamente o in una condizione di squilibrio determinata dal predominio di una specie sulle altre. Su questo sfondo, l’articolo discute un punto nevralgico nel ripensamento in chiave ecologica dei territori antropizzati, che sono le infrastrutture dei trasporti, e in particolare le autostrade urbane (circonvallazioni, tangenziali, sopraelevate). Attraverso il progetto di alcuni scenari di trasformazione della circonvallazione di Palermo, elaborato nell’ambito di una ricerca internazionale, si ampliano gli obiettivi della trascorsa prima stagione di rigenerazione, che mirava a ripristinare la continuità a raso degli attraversamenti e stimolare le pratiche di prossimità, per invertire le condizioni di marginalità degli ecosistemi periurbani determinate dalla prima realizzazione di queste infrastrutture. Affrontando il ruolo che esse potranno avere in un’ottica di cura del territorio, l’idea di rigenerazione va estesa mirando al recupero di habitat interconnessi, unendo l’obiettivo di attivazione di nuovi dividendo ecologici a quelli sociali ed economici.