Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

IGNAZIO TARDIA

Caparra

Abstract

L’esperienza stipulativa della prassi contrattuale che in materia di penali e di caparre si era già consolidata «a cavallo» delle due codificazioni civili si è poi arricchita di quelle elaborazioni pratiche sviluppatesi al traino di una sopravvenuta dimensione neo-mercatoria e consumeristica del diritto privato, tanto da richiamare alla piú recente riflessione giuridica aspetti inediti di conformazione strutturale e funzionale di tali clausole. Infatti, le penali e le caparre acclarano tuttora una diacronica persistenza nel tempo ed una duttilità tale da sopravanzare anche gli intendimenti positivi e le impostazioni sistematiche del codice del ’42: i molteplici adattamenti che, specie nella prassi commerciale, si registrano in tema di penali e di caparre ne confermano un cosí largo impiego ed una cosí ampia gamma da poter dire che resta del tutto superato ogni eventuale dubbio sulla loro marginalità o, meno che mai, sulla loro residualità di utilizzo. È da ribadire, semmai, che nella cultura giuridica di fine novecento ed in quella del terzo millennio si fa strada l’urgenza di una piú adeguata disciplina e di una piú congrua rilettura ordinamentale e sistematica che non riguardi piú soltanto le penali e le caparre, ma che coinvolga anche (e forse soprattutto) una ben piú vasta campionatura di clausole rimediali e sanzionatorie: peraltro una campionatura di altre clausole rimediali e sanzionatorie che si ritengono piú o meno riconducibili proprio alle stesse penali ed alle stesse caparre.