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HARALABOS TSOLAKIS

Controllo biologico di Planococcus ficus in vigneti a conduzione biologica in Sicilia

  • Autori: Thomas Giordano; Ernesto Ragusa; Ilaria Marotta; Mauro Conte; Giuliano Cerasa; Haralabos Tsolakis
  • Anno di pubblicazione: 2025
  • Tipologia: Abstract in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/683781

Abstract

La cocciniglia farinosa della vite, Planococcus ficus (Signoret) rappresenta il fitofago chiave in molte aree viticole del mondo. La revoca di diversi fitofarmaci di sintesi, che in passato garantivano un controllo efficace del fitofago e l’aumento delle superfici viticole in regime di agricoltura biologica, rendono l’adozione di tecniche di controllo biologico l’unica alternativa nella viticoltura biologica. Nel presente lavoro è stata valutata l'efficacia della confusione sessuale e l’effetto del parassitoide Anagyrus vladimiri (Triapitsyn), in due stagioni produttive, in vigneti biologici della Sicilia occidentale. Nei due anni di studio è stata registrata una notevole riduzione delle piante infestate nelle tesi in cui sono state adottate le due tecniche di controllo rispetto al testimone. Nella tesi A, in cui è stato rilasciato il parassitoide A. vladimiri, la percentuale di piante infestate si è ridotta nel secondo anno del 13,34%, mentre nella tesi B, in cui è stata applicata la confusione sessuale, la riduzione dell’infestazione è stata più marcata (38,33%). Nel testimone, sebbene l'infestazione iniziale fosse più bassa rispetto alle altre due tesi, è aumentata nel secondo anno del 19,64%, evidenziando la rapida diffusione dell’infestazione in assenza di interventi. Analogamente, la densità di popolazione per pianta campionata, ha registrato una riduzione nel secondo anno del 29,59% nella tesi A, del 90,11% nella tesi B, mentre nel testimone è aumentata del 189,80%. Per quanto riguarda la parassitizzazione, nella tesi B (confusione sessuale) sono state rilevate femmine parassitizzate già prima del rilascio di A. vladimiri, evidenziando la presenza naturale del parassitoide nell’area di studio. Dalle femmine parassitizzate rilevate dalle tre tesi, sono sfarfallate due specie congeneriche di parassitoidi: A. vladimiri (87,0%) e A. pseudococci (13,0%). Nonostante i due rilasci per anno del parassitoide nella tesi A, la percentuale di parassitizzazione non è stata differente da quella naturale registrata nel testimone (18,5±3,24% e 20,6±5,85% nel 2023 e 2,9±1,04% e 3,5±1,79% nel 2024 rispettivamente per la tesi A e testimone). Un tasso di parassitizzazione naturale più alto è stato, invece, riscontrato nella tesi B (32,9±4,45% e 15,6±8,33% rispettivamente per il 2023 e 2024). Tuttavia, la percentuale di grappoli infestati al momento della vendemmia è diminuita sia nella tesi A (dal 26% nel 2023 al 22% nel 2024), sia nella tesi B (dal 10% al 3,7% rispettivamente per i due anni), mentre nel testimone è stato registrato un notevole aumento, dal 27% nel 2023 al 46% nel 2024. Questi dati indicherebbero un effetto significativo nella riduzione dell’infestazione dovuto alla confusione sessuale, sia per l’effetto diretto sulla riproduzione dello pseudococcide, sia per un maggiore richiamo dei parassitoidi. D’altra parte, i lanci del parassitoide hanno avuto effetti modesti sulla popolazione del fitofago, dovuti, probabilmente, più all’incidenza precoce del parassitoide a seguito dei lanci che al tasso di parassitizzazione raggiunto. In conclusione, l’integrazione e l'alternanza tra le due tecniche potrebbe rappresentare una strategia ottimale per il controllo di P. ficus nei vigneti biologici, favorendo sia la riduzione dell'infestazione sia la diffusione e il mantenimento del parassitoide nel tempo