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ANDREA SCIASCIA

Tra le modernità dell’architettura. La questione del quartiere ZEN 2 di Palermo

Abstract

La “questione” del quartiere ZEN 2 di Palermo è una delle più controverse dell’ultimo trentennio della storia dell’architettura italiana. Dal 1970, anno in cui venne bandito il concorso nazionale per il completamento del quartiere (Zona Espansione Nord), attraverso un percorso complesso e problematico, si giunge all’attuale condizione di incompletezza dello ZEN, ormai abbandonato al destino di “quartiere dormitorio”. Il libro percorre i vari passaggi, dal progetto alla realizzazione, che hanno generato la questione dello ZEN 2, sviscerandone le cause determinanti che vanno ben oltre l’esecuzione parziale dell’opera e il suo degrado materiale e sociale, ma sono da rintracciare in motivazioni più profonde. Lo ZEN 2 catalizza la critica feroce nei confronti del progetto moderno che ancora negli anni '70 tentava di costruire una società più giusta dando alle classi meno abbienti, attraverso l’architettura urbana, una riconoscibilità sociale mai avuta in passato. Spesso i pregiudizi, più delle motivate interpretazioni critiche, hanno impedito di capire come i progettisti dello ZEN 2 avevano perseguito il loro obiettivo “moderno” anche con il recupero della lezione stratificata prove- niente dal centro storico della città. È questa l’intuizione che guida la ricognizione critica compiuta dall’autore, che cerca di mettere in luce le originarie qualità del progetto e di proporre un'ipotesi di progettazione urbana che risolva alcune delle contraddizioni che affliggono una ben più vasta parte della città, impropriamente definita periferia.