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SIMONE RAMBALDI

Vetera rerum exempla. La cultura antiquaria fra Bologna e l’Europa nei secoli XV-XVII

  • Autori: De Maria, S; Rambaldi, S
  • Anno di pubblicazione: 2010
  • Tipologia: eedings
  • Parole Chiave: Bologna, antiquaria rinascimentale, storia dell'archeologia
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/71338

Abstract

Alcuni dotti di Bologna, attivi presso la corte bentivolesca, indagarono le fasi più remote della loro città, con forzature fantasiose ma anche con un’attenzione per i resti materiali di epoca romana. Il vivo interesse per le origini della propria città e per le testimonianze antiche della sua storia (fra le quali assumevano un’importanza crescente i documenti epigrafici) era condiviso da molti altri intellettuali in Germania e nei Paesi Bassi, molti dei quali almeno in parte si erano formati presso lo Studio bolognese. Se è difficile stabilire quale sia stato lo specifico apporto bolognese nella maturazione dell’interesse per l’antico di questi personaggi, a Bologna può in ogni caso essere riconosciuto un fondamentale ruolo di crocevia nella circolazione degli interessi antiquari che attraversarono l’Europa rinascimentale.