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SIMONE RAMBALDI

Massimo Campigli e i ritratti funerari romani

Abstract

Tra le suggestioni formali, derivate dall’arte antica, che più appaiono avere influenzato la pittura di Massimo Campigli (1895-1971), il ruolo dei ritratti presenti sulle tombe romane sembra essere stato particolarmente importante. I numerosissimi volti e busti femminili che, in innumerevoli varianti, occupano tanta parte della produzione dell’artista, sia come protagonisti delle raffigurazioni, sia come spettatori delle azioni rappresentate in primo piano, mostrano evidenti rapporti col mondo funerario romano. Poiché il peso di questa tradizione, nell’evoluzione del linguaggio artistico di Campigli, non era ancora stato oggetto di uno studio specifico, il contributo discute una serie di esempi utili a chiarire le modalità e le forme di tale influsso sulla sua pittura.