Area di Ricerca
Ambiti di ricerca ad oggi attivi
Fabrizio Pepe è un geologo marino con esperienza nell’analisi tettonica quantitativa. Ambiti di ricerca: identificazione di strutture tettoniche attive e sismogenetiche con metodologie geofisiche; b) relazioni tra tettonica e vulcanesimo; c) evoluzione della caldera del Tufo Giallo Napoletano negli ultimi 15 ka; d) analisi quantitativa dei movimenti verticali di aree offshore attraverso indicatori geomorfologici; relazioni tra eustatismo, morfologia, correnti marine e depositi conturiti.
Progetti di ricerca degli ultimi 5 anni
Earthquake Potential of Active Faults using offshore Geological and Morphological Indicators. Partecipanti: Università di Palermo, Catania, Napoli, CNR Napoli, INGV Roma. Responsabile scientifico Prof. Fabrizio Pepe, Università degli Studi di Palermo
PO Italia-Malta 2007-2013- SIMIT Project, finanziato dalla UE (Leader Partner: Dipartimento di Protezione Civile Regione della Sicilia; altri partecipanti: Università of Malta, Università di Catania, Università di Palermo, Dipartimento di Protezione Civile di Malta);
PRIN 2010-11 “Active and recent geodynamics of Calabrian Arc and accretionary complex in the Ionian Sea”, Responsabile scientifico Prof. Carmelo Monaco, Università degli Studi di Catania.
Collaborazioni
F. Pepe collabora con Università ed enti di Ricerca italiani e stranieri (Vrje Universiteit - TU Delft, The Netherlands – Hanoi University of Science, Vietnam), e con società straniere (Geo Marine Survey System, Rotterdam) leader nel campo della produzione di sistemi di esplorazione geofisica ad altissima risoluzione in ambiente marino.
Attività
Sistema Sparker multi-tips per l’acquisizione di dati sismici ad altissima risoluzione. Software (RadexPro) per l’elaborazione di dati sismici mono- e multi-canale. Software GIS per l’interpretazione di dati geofisici (GeoSuite AllWorks). GIS Workstation per l’analisi dei parametri giaciturali e geometrici di capaci o faglie attive.
Servizi erogabili in regime di conto terzi
Consulenze ed indagini nell’ambiente marino basate sull’utilizzo di metodologie geofisiche finalizzate alla: 1) ricostruzione dell’assetto stratigrafico e tettonico di aree di interesse per la realizzazione o il monitoraggio di infrastrutture, 2) identificazione e caratterizzazione di depositi di sedimenti marini ai fini del ripascimento degli arenili; 3) ricerche archeologiche.