Salta al contenuto principale
Passa alla visualizzazione normale.

EMANUELE PALAZZOTTO

Principi ed azioni di progetto nei casi di restauro del moderno

Abstract

Una riflessione sull’insieme dei progetti relativi al “restauro del moderno”, elaborati all’interno del dottorato di ricerca in Progettazione Architettonica con sede a Palermo, consente di verificare processi ed esiti di un metodo che ha trovato applicazione in architetture assai differenti. In questo saggio si proverà a sviluppare un ragionamento sotto forma di trama, che inquadrerà le esplorazioni progettuali svolte dai dottorandi attorno al tema del "restauro del Moderno" a prescindere dalle catalogazioni consuete. La metodologia di ricerca seguita in questo dottorato ha sempre sottolineato la sua libertà da teorie a priori, confermando la ricerca “caso per caso” senza far prevalere quella tipica malattia del “restauro del Moderno” in particolare, che induce ad imboccare una strada a senso unico verso il ripristino. A partire da una rapida rassegna o disamina dei vari casi di studio, è qui possibile costruire un doppio elenco in cui si distinguono opere note, ampiamente scandagliate dalla storiografia e una lista parallela di opere apparentemente minori, quasi del tutto sconosciute che, per la loro qualità intrinseca e per il rapporto che instaurano con i luoghi di appartenenza, rendono evidente la gravità della loro esclusione dai manuali di storia moderna e contemporanea, Attraverso l’individuazione delle quattro tematiche che qui si propongono si proverà a riflettere sull’intero operato di questo dottorato, evitando la frantumazione a cui si sarebbe costretti se si lavorasse ad un elenco composto soltanto dalle singole opere. All’interno delle tematiche evidenziate, lo sguardo trasversale può così articolare considerazioni che inquadrano una parte consistente del lavoro di questo dottorato, proponendo nessi forse poco palesi e agevolando l'emergere di una qualità tipica dell’architettura prodotta nei cosiddetti “anni eroici” dell’architettura moderna tra le due guerre mondiali: quella carica morale, utopica, in cui trova fondamento buona parte dell’architettura moderna. Le circa trenta tesi selezionate possono così essere suddivise in quattro grandi gruppi sulla base del tema prevalente: progetto di suolo; connessioni e percorsi urbani; adeguamenti e trasformazioni d’uso; addizioni/completamenti. Quello che potrebbe apparire come un esercizio semplificatorio è, nella realtà, una necessaria sintesi che porta luce all’insieme dei ragionamenti, indicando temi di ricerca progettuali comuni in opere lontane, a volte, sia geograficamente che cronologicamente. L’individuazione di questi elementi caratterizzanti è figlia dello stesso logos che ha guidato i progetti di restauro sulla base dei principi insiti nelle opere.