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EMANUELE PALAZZOTTO

Palermo e il Piano Programma: morfologia e fenomenologia urbana

Abstract

Il presente contributo parte dall’ipotesi che particolari condizioni contestuali (fisiche e culturali) dei luoghi possano strutturalmente condizionare le specifiche modalità di lettura e di conoscenza nei diversi approcci al progetto (a partire dal periodo di formazione degli architetti). La città di Palermo è introdotta come ambito di riferimento, fisico e culturale, rispetto al quale una particolare assunzione dei temi della morfologia urbana ha consentito, soprattutto grazie all’azione di Giuseppe Samonà, la definizione del “Piano Programma per il Centro Storico di Palermo”: un interessante esperimento di pianificazione, per molti aspetti ancora attuale, in cui analisi e progetto tendono a coincidere e in cui l’individuazione dei caratteri urbani, le istanze della conservazione e quelle della vita dimostrano di poter coesistere virtuosamente.