La Direttiva sulla tutela penale dell'ambiente e le sfide (irrisolte) dell'armonizzazione sanzionatoria: il caso degli illeciti in materia di rifiuti
- Autori: Omodei, Riccardo Ercole
- Anno di pubblicazione: 2024
- Tipologia: Articolo in rivista
- OA Link: http://hdl.handle.net/10447/674410
Abstract
Il presente contributo ha l’obiettivo di indagare i limiti dell’attuale politica criminale europea sul versante dell’armonizzazione sanzionatoria. Sempre più di frequente, infatti, l’UE adotta al riguardo il criterio della soglia minima di massimo sanzionatorio. Tale metodo, pero`, non tiene in dovuta considerazione le peculiarità , e le notevoli differenze, dei sistemi punitivi degli ordinamenti degli Stati membri. Partendo, dunque, dalla recente Direttiva sulla tutela penale dell’ambiente, la quale adotta ampiamente tale criterio, il contributo cerca di ricostruire i possibili effetti che questa può provocare sui sistemi italiano, tedesco e svedese nell’ambito dei reati in materia di gestione e spedizione di rifiuti. L’analisi ha l’intento di sottolineare le distorsioni derivanti dal recepimento della Direttiva negli ordinamenti considerati, e di invitare a ripensare la strategia di politica criminale in sede di armonizzazione sanzionatoria.