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ANNALISA GIAMPINO

La città elusiva : spazio pubblico e spazio privato oltre la città densa

Abstract

La riflessione critica sulla città contemporanea, avviata a partire dalla seconda metà del novecento, ha alimentato un ampio quanto controverso dibattito sulla condizione urbana. I profondi processi di modificazione degli assetti economici, politici e sociali, associati ai fenomeni di ristrutturazione e ri-organizzazione spaziale, hanno innescato una “rottura” radicale rispetto alle tradizionali tendenze trasformative generando sul piano epistemologico la crisi dei paradigmi interpretativi dualistici e dicotomici delle scienze urbane e territoriali. Le diadi oppositive città/campagna, urbano/rurale, pubblico/privato o, ancora, centro/periferia su cui si è strutturato il dibattito scientifico e culturale novecentesco hanno lentamente ceduto il passo a neologismi e nuove categorie descrittive nel tentativo di cogliere non solo i nuovi principi di organizzazione dello spazio, ma anche le diverse pratiche d’uso che producono e si producono in questi nuovi territori. In questo processo adattativo sono mutati inevitabilmente anche gli attori e le strategie di governo urbano sia in termini di approccio che di metodo. Ovviamente si tratta di cambiamenti problematici e contraddittori, dove elementi e fenomeni di segno opposto si combinano e coesistono. Rispetto a questo panorama di temi e questioni, il presente volume non ha la pretesa di fornire soluzioni ma di proporre un punto di vista, seppur selettivo, sui fenomeni che investono oggi la città e che ne stanno mutando radicalmente l’immaginario (dal punto di vista politico e sociale) e la struttura (dal punto di vista fisico). Ragionare sul territorio disperso delle postmetropoli contemporanee e sul ruolo e la natura del suo spazio pubblico si offre quindi come occasione per ampliare il ragionamento sul senso e sui meccanismi di funzionamento della città e sulle politiche che la regolano.