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GIUSEPPINA D'ADDELFIO

Dal recinto della preferenza alla trascendenza del desiderio.Una riflessione sulla formazione

Abstract

Nel nostro tempo, il tema del desiderio ha un grande spazio nelle riflessioni sull’educazione, perlopiù nel contesto di una generale esaltazione delle emozioni. Infatti, dopo secoli in cui il valore delle emozioni non era riconosciuto, né sul piano teorico né nei diversi contesti dell’esperienza vissuta, oggi viviamo in un tempo in cui di emozioni si parla (e scrive) moltissimo, tanto che si può rintracciare un vero e proprio "culto dell’emozione" (M. Lacroix) . In questo orizzonte, anche il desiderio sembra godere di una condizione di indiscussa legittimazione, ma cercherò qui di mostrare come l’equiparazione del desiderio a preferenza nasca all’interno di una certa lettura del soggetto umano, della sua libertà e del suo bene, in seno alla tradizione di pensiero che ha inaugurato la modernità: la tradizione liberale. Il paradigma fenomenologico viene presentanto come radicale alternativa antropologica ed etica, che lega il desiderio alla umana capacità di trascendenza.