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GIUSEPPE DI BENEDETTO

Da spazio di risulta a piazza-luogo di sosta. Riqualificazione area dell'ex Chiesa S. Maria del Carmelo a Lascari

  • Autori: Di Benedetto, G; Barbera, G
  • Anno di pubblicazione: 2014
  • Tipologia: Contributo in atti di convegno pubblicato in volume
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/191313

Abstract

L’area urbana individuata come campo di applicazione dell’intervento progettuale è posta nella parte alta del centro storico del comune di Lascari, in provincia di Palermo, facente parte del sistema territoriale delle “basse Madonie”. Fino alla metà degli anni ’50 del Novecento, tale area era occupata dalla presenza dei resti di una chiesa di modeste dimensioni (il settecentesco Oratorio della Madonna del Carmelo), ma in seguito alla demolizione di quest’ultima fu trasformata in uno spazio aperto di relazione tra il sistema dell’edilizia elencale che ne definisce i limiti costruiti. La particolare morfologia del sito, in forte pendenza, ha comportato una ripartizione in tre piani a quote differenti, di cui due collegati tra loro tramite gradini e un terzo di pertinenza di un’abitazione privata, tutti accessibili dalla via Monte Carmelo e dalla via Indipendenza per mezzo di un capillare sistema di scalinate. L’ambito d’intervento del progetto si innesta in una posizione strategica, poiché negli anni Cinquanta dello scorso secolo il paese si espande proprio alle spalle del sito in questione. Nella fase progettuale si è cercato di interpretare l’insieme dei segni preesistenti e le relazioni tra le parti. L’intero progetto ha indagato il sistema degli spazi per trovare risposte chiare tramite un lessico contemporaneo e per rispondere al carattere specifico del luogo. L’intervento, dunque, si apre verso nuove possibilità che ridisegnano il paesaggio urbano e si rapportano con l’intorno, fissando il valore delle differenze localizzate e valutando tutte le possibili trasformazioni. I dispositivi di salita di progetto e l’introduzione di materiali con una grande incidenza dal punto di vista della percezione ottico-tattica, perseguono l’obiettivo di valorizzare i piccoli spazi che si susseguono nello sviluppo dell’intera area. L’inserimento del progetto in tale contesto, quindi, si relaziona alle potenzialità di significato che tale spazio può assumere per la collettività insediata, passando da un luogo del tutto abbandonato ad un’area di sosta e di incontro.