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GIOVANNI CARAMAZZA

RUOLO DELL’ESERCIZIO FISICO NELLA QUALITÀ DI VITA DI SOGGETTI CON SCLEROSI MULTIPLA. ROLE OF EXERCISE IN THE QUALITY OF LIFE IN SUBJECTS WITH MULTIPLE SCLEROSIS.

  • Autori: Bellafiore, M; Battaglia, G; Andaloro, S; Caramazza, G; Petrucci, M; Giaccone, M; Bianco, A; Palma, A
  • Anno di pubblicazione: 2012
  • Tipologia: Articolo in rivista (Articolo in rivista)
  • OA Link: http://hdl.handle.net/10447/77065

Abstract

La sclerosi multipla è una patologia neurodegenerativa cronica che ha un impatto considerevole sullo stato fisico, psicologico e sociale dei pazienti, influenzando negativamente la loro qualità di vita. Tra i fattori contribuenti ad una ridotta qualità di vita sono inclusi la presenza di dolore, spasmi, sindromi depressive, l’aumento della fatica e la riduzione della forza muscolare, mobilità ed autonomia nella deambulazione. Accanto alla medicina convenzionale, varie forme di medicina complementare ed alternativa, tra cui l’esercizio fisico, sono utilizzate dai soggetti con sclerosi multipla. Tuttavia, poche sono le prove scientifiche a sostegno della loro efficacia nel ridurre i sintomi derivanti dalla patologia e nel migliorare la loro qualità di vita. L’obiettivo del presente studio è stato quello di illustrare i risultati presenti nella letteratura scientifica riguardo l’utilizzo dell’esercizio fisico quale metodo sicuro ed efficace per migliorare la qualità di vita di soggetti con sclerosi multipla. Nel dettaglio, sono stati presi in considerazione studi che hanno valutato gli effetti dell’esercizio in acqua, dell’allenamento aerobico e degli esercizi di forza e di potenziamento muscolare sull’efficienza cardio-respiratoria, deambulazione e riduzione dei sintomi e della fatica in questi soggetti. In questi studi, i pazienti che hanno svolto programmi di esercizio fisico, hanno mostrato miglioramenti della forma fisica ed in particolare della forza muscolare, mobilità, equilibrio, postura e deambulazione. Inoltre, hanno riportato una riduzione significativa del dolore, della stanchezza, della spasticità, degli spasmi e della depressione. In alcuni casi, questi cambiamenti sono stati mantenuti anche dopo l’interruzione dell’attività fisica. Gli effetti della pressione idrostatica, durante l’esercizio in acqua ha portato, in generale, ad ottimi risultati a livello cardiovascolare e respiratorio. Infatti, l’esercizio fisico ha aumentato il fitness cardiovascolare dei soggetti con SM, come dimostrato dagli incrementi del picco di VO2max permettendo loro di svolgere in maniera più energica le attività quotidiane e ricreative, senza affanno. Dagli studi presi in esame è anche emerso che l’esercizio fisico influenza la sfera psicologica ed emotiva di questi pazienti aumentando l’autostima ed il tono dell’umore. Questo lavoro dimostra l’efficacia clinica dell’attività motoria sia dal punto di vista emotivo che della performance motoria proponendo attività gradite e coinvolgenti che soddisfano i pazienti stessi.