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ANTONINO BIANCO

La determinazione dell'1RM in palestra

17-lug-2015

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Abstract in Italiano

La determinazione del massimo carico di allenamento in palestra (1RM) è una pratica, nel presente, molto diffusa. In aggiunta, secondo alcuni Autori, la determinazione dell’1RM è considerata una procedura che impone un dispendio di tempo e possiede un elevato tasso di pericolosità, in particolare se la determinazione avviene su soggetti sedentari alle prime esperienze in palestra (pratica considerata da molti "inutile" nei primi 2/4 mesi di allenamenti). Lo scopo dello studio è stato quello di valutare un nuovo metodo per la determinazione dell’1RM durante l’esecuzione dell’esercizio (distensioni su Panca Piana/Bench press). Un campione di soggetti sedentari è stato preso in considerazione per la conduzione di un cross sectional study. I partecipanti (15 soggetti, maschi e femmine) erano tutti alle prime esperienze in palestra. Ciascun soggetto si è sottoposto al seguente protocollo sperimentale: 1) Presentazione dello studio e familiarizzazione con l’esercizio; 2) Esecuzione dell’esercizio Bench Press (BP) con un carico di allenamento pari ad 1/3 del loro peso corporeo, sino ad un massimo di 25 ripetizioni (reps); 3) Dopo un periodo di recupero della durata di 5 minuti (recupero costante applicato tra una serie e l’altra), ai partecipanti è stata proposta l’esecuzione di una serie di BP ad esaurimento con un carico di allenamento pari ad ½ del loro peso corporeo; 4) Le performance ottenute tramite l’esecuzione della seconda serie ad esaurimento sono state utilizzate per la determinazione dell’1RM teorico tramite l'applicazione della formula proposta da Mayhew e collaboratori; 5) I partecipanti sono stati invitati ad effettuare un numero massimo di 3 tentativi (applicando il carico di lavoro appena predetto nel primo tentativo ed incrementando lo stesso nel caso di secondo e di terzo tentativo) per la determinazione dell’1RM; 6) Le caratteristiche antropometriche, i parametri fisiologici (VO2, FC, Lattato) e lo sforzo percepito (RPE) sono stati monitorati prima, durante e dopo la sperimentazione. I risultati riguardanti il rendimento con ½ del peso corporeo sono stati differenti tra i maschi e le femmine (p<0.01); nel dettaglio, i maschi hanno mostrato livelli di forza e resistenza muscolare più elevati, come previsto. Per converso, l’equazione di Mayhew ha predetto l’1RM delle femmine (1.7%) con una maggiore accuratezza rispetto all’1RM dei maschi (-18.3%). Il metodo “combinato” da noi proposto sembra essere accurato, predittivo e sicuro, in modo particolare se applicato ai soggetti sedentari di sesso femminile, non possiamo sostenere la stessa ipotesi per i maschi. Tale metodica, se confermata da altri studi, potrebbe diventare un ulteriore metodo, utile per la gestione e la programmazione delle attività di fitness in soggetti sedentari di sesso femminile.

Tratto da http://www.sciencedirect.com/science/journal/13608592