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FRANCESCA ANELLO

Scrittura a mano a confronto con quella digitale in studenti universitari che saranno maestri

Abstract

Scrivere a mano con una penna o una matita è significativamente diverso dallo scrivere utilizzando un dispositivo digitale. Scrivere a stampatello, in corsivo o digitare su una tastiera, sono modalità associate a schemi cerebrali differenti, ognuno dei quali dà luogo a un prodotto diverso. La diffusione della scrittura in digitale alimenta il timore di un impoverimento della scrittura a mano, le cui conseguenze a livello di sviluppo cognitivo, percettivo, motorio e linguistico, in particolare nei bambini e nei ragazzi, sono state recentemente evidenziate. Diversi contributi di studio, di matrice neuroscientifica, hanno cercato di precisare gli aspetti del problema, nel tentativo di definire vantaggi e limiti della scrittura digitata a confronto con quella manuale. Nel presente contributo sono sintetizzate le riflessioni più rilevanti che emergono dalla letteratura scientifica sul tema. Inoltre, si discutono gli esiti di un studio esplorativo realizzato su 251 studenti universitari; l’indagine ha inteso saggiare l’ipotesi di una eventuale diversità di sviluppo della capacità di espressione scritta dei concetti formulati dallo studente, a seconda della modalità di scrittura usata (a mano o digitata), per prendere appunti, fare domande e fornire risposte.