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FRANCESCA ANELLO

Pensiero critico nei bambini di scuola primaria: che cosa e come valutare

Abstract

A scuola come nella vita le abilità di pensiero critico sono fondamentali; queste abilità riguardano soprattutto l’elaborazione integrata di informazioni, l’uso corretto di ragionamenti, la formulazione adeguata di giudizi, l’assunzione di scelte autonome e controllate. L’espansione tecnologica alimenta le difficoltà di bambini e ragazzi di organizzare, in modo coerente e logico, i dati conoscitivi provenienti da più fonti come pure di valutare informazioni e di servirsene. Non sempre a scuola sono previsti ed attuati interventi didattici, intenzionali e sistematici, che esercitano e favoriscono negli alunni abilità quali la generazione di idee originali, l’espressione di convinzioni personali, lo sviluppo di ipotesi per la soluzione efficace di problemi, la costruzione di piani d’azione rispetto a scopi definiti. Per progettare percorsi mirati a promuovere, già nei bambini di scuola primaria, la capacità di pensare in modo critico è necessario disporre di indicatori di sviluppo e di valutazione delle abilità interessate, scelti e validati sul campo. In tale direzione è stata realizzata un’indagine esplorativa, di tipo osservativo, su un gruppo di 37 alunni frequentanti la quinta classe di scuola primaria. L’obiettivo dell’indagine è stato quello di raccogliere dati e indicazioni che, alla luce di un quadro teorico specifico e condiviso, servissero alla identificazione di comportamenti osservabili nei bambini tra i 9 e gli 11 anni di età. L’esito della procedura di ricerca è stata la costruzione di uno strumento di valutazione utile per rilevare le abilità di pensiero critico, in interazione con le abilità di pensiero creativo, che possono essere promosse e conquistate dai bambini nell’ultimo anno di scuola primaria.