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SALVATORE ZIINO

Azioni revocatorie e arbitrato

Abstract

Lo scritto studia il rapporto tra azione revocatoria ed arbitrato. Il curatore ha il compito di ricostruire il patrimonio del debitore, al fine di garantire la par condicio creditorum. A questo scopo il curatore può proporre azioni dirette a far dichiarare la inefficacia degli atti compiuti dal debitore. Si tratta di azioni con presupposti ed effetti tra loro diversi; una azione è diretta a far dichiarare la inefficacia ex lege atti compiuti dal debitore; le altre sono l’azione revocatoria ordinaria e l’azione revocatoria fallimentare. Per altro verso, il curatore potrebbe essere convenuto in azioni revocatorie dirette a fare dichiarare inefficaci atti di cui ha beneficiato il debitore prima del fallimento o la stessa curatela. In tutte queste ipotesi, occorre verificare la ammissibilità del ricorso all’arbitrato. Le superiori tematiche saranno esaminate anche alla luce delle disposizioni contenute nel Codice della crisi e dell’insolvenza.