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ROSARIO SCADUTO

Pienamente conservare per pienamente fruire: il paradigma della Vucciria di Palermo nel Progetto I-Access

Abstract

Già dal nome la città di Palermo rivela una delle sue peculiarità più significative, ovvero la capacità di accogliere: dal greco «Pan ormos» - tutto porto. In generale, consapevole della vocazione di Palermo, il mercato della Vucciria è stato scelto per illustrare i contenuti del Progetto Interreg Italia-Malta, I-Access di Implementare l'accessibilità alla fruizione e alla conoscenza del centro storico urbano e per le somiglianze e le differenze riscontrate nel La Valletta e Palermo. Il progetto I-ACCESS ha verificato un metodo per promuovere l'accessibilità in senso culturale e fisico e questa esperienza può essere ripetuta in altri centri storici. La conoscenza della realtà materiale del patrimonio che compone le città storiche è alla base di ogni azione volta a preservarne le caratteristiche distintive, ei valori da tutelare e trasmettere, in stratificata autenticità alle generazioni che ci seguiranno. L'interesse della comunità per i centri storici cresce con la capacità dell'architettura e dell'ambiente urbano di continuare a comunicare bellezza, ad attrarre, a consentire, attraverso attività sostenibili, flussi di residenti e turisti. Negli edifici e nelle aree del percorso I-ACCESS della Vucciria, le problematiche esistenti, relative all'accessibilità culturale e fisica, sono principalmente l'assenza di strumenti per accrescere le conoscenze, utili anche alle persone con disabilità visive e la presenza di dislivelli. Nell'ambito del Progetto I-ACCESS, la soluzione ai problemi legati all'accessibilità fisica è stata individuata nell'aggiunta di soluzioni architettoniche che si accostano all'edificio preesistente e che, dialogando con esso, lo completano. Alla Vucciria, grazie a I-ACCESS, gli interventi per l'accessibilità culturale riguardano l'architettura del percorso, mentre i cantieri per il superamento dei dislivelli hanno interessato solo alcune chiese. Tra quelle indagate nel progetto, ma dove non sono stati effettuati interventi, è la chiesa di S. Sebastiano. Per essa fu progettato un nuovo sagrato, dove un tempo già esisteva, formato da una mensola a cui si accede da una rampa inclinata e da alcuni gradini. I materiali scelti sono la pietra locale di Billiemi e l'acciaio inox per i corrimano. Con il progetto I-ACCESS, la Vucciria ha visto aumentare le possibilità di conoscere e godere appieno del proprio patrimonio, nell'ambito di quello palermitano. Il metodo utilizzato si basa sulla conoscenza materiale e sui valori del passato, guardando al futuro, proprio perché pensare al passato è già pensare al futuro.